Monumento alle vittime ebraiche austriache della Shoah
Il monumento alle vittime ebraiche austriache della Shoah (tedesco: Mahnmal für die österreichischen jüdischen Opfer der Shoah) è un memoriale posto nella Judenplatz di Vienna. L'opera commemora lo sterminio di 65.000 cittadini austriaci di religione ebraica durante la Shoah.[1] StoriaL'idea della costruzione di un memoriale in questa piazza, sopra le spoglie di una sinagoga, è opera di Simon Wiesenthal. Il monumento è stato, successivamente, realizzato nel 2000 dalla scultrice inglese Rachel Whiteread.[2] Nel 2007, durante la visita pastorale in Austria, Papa Benedetto XVI ha commemorato le vittime innanzi a tale monumento, accompagnato dal rabbino capo Paul Chaim Eisenberg.[3] Iscrizione alla base del monumentoAlla base del memoriale sono trascritti i luoghi in cui sono avvenute le esecuzioni.[2] Tali luoghi sono: Auschwitz, Bełżec, Bergen-Belsen, Brčko, Buchenwald, Chełmno, Dachau, Flossenbürg, Groß-Rosen, Gurs, Hartheim, Izbica, Jasenovac, Jungfernhof, Kaiserwald, Kielce, Kowno, Łagów, Litzmannstadt, Lublino, Majdanek, Maly Trostinec, Minsk, Mittelbau/Dora, Modliborzyce, Natzweiler, Neuengamme, Nisko, Opatów, Opole, Ravensbrück, Rejowiec, Riga, Šabac, Sachsenhausen, Salaspils, San Sabba, Sobibor, Stutthof, Theresienstadt, Trawniki, Treblinka, Włodawa, e Zamość.[4] SimbologiaL'opera rappresenta una biblioteca in cui i libri porgono il proprio dorso verso l'interno: questo per simboleggiare tutte le storie delle vittime dell'olocausto che non sono mai state potute essere raccontate.[5] Note
Bibliografia
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