Monte Cusna
Il monte Cusna (detto anche Alpe di Cusna) coi suoi 2 121 metri di altitudine[1], è la maggiore cima dell'Appennino reggiano e la seconda dell'intero Appennino settentrionale dopo il monte Cimone, del vicino Appennino modenese. Si estende sui territori dei comuni di Villa Minozzo e Ventasso in provincia di Reggio Emilia, a circa 3 km dal confine con la regione Toscana. Il territorioL'imponente catena montuosa, ben visibile dalla Pianura Padana, è formata dal monte Cusna e dalle anticime Sasso del Morto (2078 m) e monte La Piella (2071 m). Il crinale della montagna forma il caratteristico profilo che ricorda quello di un uomo disteso, detto Uomo Morto o Gigante. Da quest'ultimo toponimo prende il nome l'area protetta dell'ex Parco del Gigante, ora parte del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il monte si trova più a nord rispetto al crinale appenninico principale tra Emilia e Toscana, separato dalla valle del torrente Ozola. Abetina RealeL'Abetina Reale è una foresta di conifere che si sviluppa sul versante est del Cusna, sul versante destro della Alte Valle del Dolo, e si estende fino al crinale appenninico. La foresta è caratterizzata da antichi esemplari di abete bianco sopravvissuti a secoli di sfruttamento boschivo.[2] Prati di SaraRaggiungibili ad esempio da Ligonchio e percorrendo, con una bella escursione, il sentiero 625 che parte dalla località Casalino. Circondati da faggeti, i Prati di Sara sono una brughiera d'altura che si estende sul fianco ovest della montagna, particolarmente suggestiva durante la fioritura e in autunno. Il nome deriva da un personaggio tra storia e leggenda, una governante, si dice concubina di uno dei marchesi Bernardi di Piolo, che possedettero Casalino dalla metà del XVII secolo alla fine del Settecento.[3] Cascate del LavacchielloIl rio Lavacchiello nasce in prossimità del lago del Caricatore ai Prati di Sara e scende lungo il versante ovest della montagna verso la valle del torrente Ozola di cui è affluente. Il ripido versante dà luogo ad una serie di cascate, spettacolari soprattutto allo scioglimento delle nevi e in autunno. Costa delle VelineSul fianco sud-ovest della montagna si trova la Costa delle Veline, un ampio bosco di faggio, tra i più importanti del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano,[4] che conserva alberi secolari. EscursioniIl monte Cusna è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico e presenta numerosi sentieri e rifugi:
Stazione sciisticaSul versante nord, la stazione turistica di Febbio è attrezzata per la pratica dello sci alpino, snowboard e sci di fondo. Note
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