Mojiangia oreophila
Mojiangia oreophila Ze H.Wang & al., 2021 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Mojiangia oreophila è anche l'unica specie del genere Mojiangia Ze H.Wang & al., 2021.[1][2][3] EtimologiaIl nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Ze-Huan Wang & al. nella pubblicazione " Plant Diversity" ( Pl. Diversity 44: 88. ) del 2021. Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.[3] DescrizioneHabitus. Mojiangia oreophila è una pianta perenne a portamento rosulato. Occasionalmente possono avere un habitus di tipo arbustivo.[4][5][6][7][8][2][3] Fusto. Gli scapi fiorali sono cavi e afilli; possono originare direttamente dal rizoma. I fusti sono legnosi e scarsamente ramificati. Le radici in genere sono di tipo fittonante. Altezza massima: 50 cm. Foglie. Le foglie formano delle rosette radicali con lamine intere (o con margine sinuato-dentato) a forma strettamente spatolata, acute e basalmente attenuate. La consistenza è cartacea; glabra sulla faccia superiore e scarsamente pelosa di sotto. Dimensione delle foglie: larghezza 1 - 3,5 cm; lunghezza 6 – 30 cm. Infiorescenza. L'infiorescenza è composta da un capolini per rosetta fogliare. I capolini, eretti e sottesi da alcune brattee lineari-lanceolate, solamente di tipo ligulifloro, sono formati da un involucro composto da diverse brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. L'involucro ha una forma da strettamente cilindrica a strettamente campanulata ed è formato da una-due serie di brattee; in alcuni casi alla base è legnoso. Le due serie di brattee sono nettamente differenziate: la serie interna è eretta con margine scarioso, mentre quella esterna è embricata. Il ricettacolo è piano e nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori). Lunghezza dell'involucro: 7 mm. Fiori. I fiori, (da 18 a 26 per capolino) tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, costati (5 coste principali), sono glabri ed hanno delle forme da colonnari a subfusiformi con apice troncato; la superficie può essere trasversalmente tubercolata. Il pappo, colorato di bruno chiaro, è setoloso (setole scabre/barbate) e persistente. Lunghezza dell'achenio: 2,7 – 3 mm. Lunghezza del pappo: 3,5 mm. Biologia
Distribuzione e habitatQuesta specie è distribuita soprattutto nello Yunnan. L'habitat tipico sono le foreste secondarie subumide sempreverdi di latifoglie ad un'altitudine di circa 1.400 metri in prossimità della sommità di una montagna. Cresce facilmente sulle pareti rocciose verticali.[3] TassonomiaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8] FilogenesiIl genere di questa voce appartiene alla sottotribù Crepidinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Crepidinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è in posizione "centrale" vicina alle sottotribù Chondrillinae e Hypochaeridinae.[8] I caratteri più distintivi per questa sottotribù (e quindi per i suoi generi) sono:[7]
La sottotribù è divisa in due gruppi principali uno a predominanza asiatica e l'altro di origine mediterranea/euroasiatica.[8] Da un punto di vista filogenetico, all'interno della sottotribù, sono stati individuati 5 subcladi. Il genere di questa voce appartiene al subclade denominato " Dubyaea-Nabalus-Soroseris-Syncalathium clade".[3] Questo subclade, nell'ambito della sottotribù, occupa il "core" della sottotribù ed è inserito in una politomia formata dai subcladi Ixeris-Ixeridium-Taraxacum e Garhadiolus-Heteracia. Il clade, che comprende nove generi: Dubyaea, Hololeion, Nabalus, Syncalathium, Sinoseris, Sonchella, Soroseris, Mojiangia e Spiroseris è fondamentalmente asiatico.[3] Nel clade Dubyaea-Nabalus-Soroseris-Syncalathium il genere Mojiangia occupa probabilmente una posizione "basale". Tutte le caratteristiche diagnostiche rilevanti per il genere Mojiangia sono presenti anche in altri generi della sottotribù Crepidinae; tuttavia Mojiangia condivide alcune delle sue caratteristiche con il genere Faberia della sottotribù Lactucinae. [La precedente configurazione filogenetica è basata sull'analisi di alcune particolari regioni (nrITS) del DNA; analisi su altre regioni (DNA del plastidio) possono dare dei risultati lievemente diversi.][2] I caratteri distintivi per le specie del genere di questa voce sono:[2]
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 16 (specie diploide).[3] Note
Bibliografia
Voci correlate |
Portal di Ensiklopedia Dunia