Missione San Francisco de Asís
La Mission San Francisco de Asís (in spagnolo: Misión San Francisco de Asís, "Missione San Francesco d'Assisi"), comunemente nota come Mission Dolores, è un complesso religioso del Mission District di San Francisco, in California fondato nel 1776[1][2][3][4] da padre Francisco Palóu[3][4] con la supervisione di padre Junípero Serra[1][3][4][5]: la chiesa originaria, realizzata tra il 1782[4] e il 1791[2][4][5][6], è l'edificio più antico della città[5] (la fondazione della missione coincide infatti con la fondazione della città[7]); completa il complesso una basilica eretta nel 1918[3][5]. Si tratta uno dei simboli delle radici coloniali di San Francisco[5]. Il nome con cui la missione è comunemente nota, ovvero Mission Dolores, si deve alla vicinanza con la Laguna de Nuestra Señora de los Dolores o Arroyo de los Dolores.[1][2][3][5] DescrizioneIl complesso si trova nella parte meridionale della città[8], tra la Dolores Street e la 15th Street[5][6][8], a nord del Mission Dolores Park[8]. L'edificio originario della missione, risalente al 1791, è di piccole dimensioni in confronto ad altri del genere[5], ma presenta delle mura molto spesse[5] (dello spessore di 4 piedi[4]) che ne hanno consentito la perfetta conservazione[5]. I soffitti dell'edificio originario sono sorretti da travi in sequoia[4] e sono abbelliti da pitture che riprendono motivi dei nativi americani[5]. All'interno si trova anche una pala d'altare dorata trasferita qui dal Messico nel 1780.[5]; sotto l'altare si trova la tomba di José Joaquín Moraga, il primo comandante del presidio di San Francisco[4]. All'esterno dell'edificio originario si trova un cimitero, in origine più ampio[5] e con lapidi di legno[5], in seguito andate distrutte[5]: si tratta dell'unico cimitero di San Francisco costruito all'interno del perimetro cittadino[3]. Vi sono sepolti personaggi importanti[4][5], tra cui Luis Antonio Arguello, il primo governatore della California sotto il dominio messicano[4], oltre che pionieri e circa 5.000 nativi[1] delle tribù degli Ohlone e dei Miwok[1]. Il cimitero ospita inoltre la cosiddetta "Grotta di Lourdes", eretta in memoria dei defunti dimenticati.[5] Vi si trova inoltre un giardino che comprende piante e fiori cari ai nativi americani.[1][3] Un tempo nella missione si trovava anche una statua in ricordo dei 5.000 nativi morti durante l'epidemia di morbillo degli anni 1804-1826,[4] la statua però è stata rubata[4] e mai più ritrovata[4]: ne rimane soltanto il piedistallo[4], che reca la scritta "in memoria dei nostri fedeli indiani"[4]. StoriaLa missione fu fondata ufficialmente il 29 giugno 1776[1][2][3], vale a dire cinque giorni prima della dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America[3] da Padre Palou. La supervisione era di Padre Francisco Serra, che fece erigere 21 missioni lungo la costa della California[1][3][6]. Padre Palou si era imbarcato assieme a Padre Pedro Cambrón[2] sulla nave San Carlos[2], salpata dal presidio di Monterey[2][3] il 17 giugno 1776[2][3]. Con loro si erano imbarcati anche un gruppo di coloni[2] e 16 soldati spagnoli[2][3], guidati dal tenente José Moriaga[2] e accompagnati da vedove e bambini di soldati e da 200 capi di bestiame[2]. Prima di giungere a destinazione, i due religiosi organizzarono un accampamento presso la Laguna de Nuestra Señora de los Dolores[2] e il 29 giugno fu celebrata una messa in onore dei Santi Pietro e Paolo[2]. La nave giunse a destinazione il 18 agosto 1776.[2] La costruzione della missione non iniziò però immediatamente[2]: i Francescani dovettero infatti attendere l'autorizzazione delle autorità, comandate dal Capitano Rivera[2], contrario alla realizzazione della missione[2]. La costruzione iniziò così soltanto il 9 ottobre 1776[2], da molti considerata la reale data di fondazione della missione[2]. L'edificio originale fu realizzato con il contributo di nativi americani[3][5] della tribù degli Ohlone[5] che si erano convertiti al Cristianesimo[3] e fu completato nel 1791. La missione era infatti divenuta molto popolare tra i nativi, che - pur non comprendendo le idee religiose impartite loro dai Francescani[2] - vi trovavano cibo e protezione.[2] A partire dagli anni trenta del XIX secolo si iniziò a chiamare la missione Mission Dolores.[2] Nel 1834, il governo messicano decise di chiudere Mission Dolores e le altre missioni.[2] Mission Dolores fu anche il primo edificio ad essere secolarizzato.[2] Nel 1918, la missione fu ampliata con la costruzione di una basilica.[3][5] Nel 1920, l'edificio più antico della missione fu restaurato dall'architetto Willis Polk.[4] La Missione nel cinema e nelle fiction
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