Il borgo di Miroglio è ubicato accanto al Maudagna, principalmente in sinistra idrografica del torrente. Il centro dell'abitato si trova a 807 metri sul livello del mare.[1] È una frazione del comune di Frabosa Sottana.[4] Il centro abitato è dominato ad ovest dall'omonimo Bric Miroglio.
Storia
La vallata del Maudagna venne occupata dagli antichi romani, i quali aprirono alcune cave nella zona di Miroglio per sfruttarne i minerali ferrosi e il marmo bianco presente.[3] Il paese è sede parrocchiale e disponeva di una propria scuola elementare. All'inizio del XX secolo a Miroglio venne costruita una delle prime centrali idroelettiche della zona.[5]
Durante la Resistenza Miroglio fu coinvolta dagli scontri tra le truppe nazifasciste e i partigiani, in particolare quelli di convinzioni monarchiche guidati dal comandante Mauri.[6] L'episodio più rilevante fu l'eccidio avvenuto nei pressi della chiesetta del Pellone,[7] dove il 14 gennaio 1944 vennero trucidati 11 partigiani e un civile; un lapide ricorda l'avvenimento.[8]
Chiesa parrocchiale di San Biagio,[13] costruita nel 1657 ed ampliata nel XVIII secolo in stile barocco.[14] La chiesa nel secolo successivo fu ulteriormente ingrandita e venne elevata al rango di parrocchia nel 1850.[15] La festa patronale si celebra tutti gli anni a inizio febbraio.[16]
Cappella del Pellone, situata sulla strada che collega Miroglio con Pratonevoso.[14]
Falesie di arrampicata, situate nei pressi dell'abitato e con difficoltà tecniche anche notevoli.[17]
Il borgo di Miroglio è uno dei pochi centri abitati dove si parla il kje.[18]
Nell'edificio che ospitava la scuola elementare del borgo è oggi collocato il Museo della montagna e della sua gente,[19] e dedicato alla ricostruzione delle passate modalità di vita quotidiana e professionale dei suoi abitanti; espone una collezione di circa seicento attrezzi agricoli risalenti, in maggioranza, all'inizio del Novecento.[20]
^ Mario Catella, I marmi del Piemonte (PDF), in Atti e rassegna tecnica della società degli ingegneri e degli architetti in Torino - Nuova serie, Politecnico di Torino, 1951, p. 93. URL consultato il 5 dicembre 2022.
^abCosa vedere, su frabosasottana.com. URL consultato il 5 dicembre 2022.
^ Comino, Giancarlo, Frabosa Sottana, su archiviocasalis.it, Centro Interuniversitario di Storia Territoriale "G.Casalis". URL consultato il 5 dicembre 2022.
^ AA.VV. (Istituto dell'Atlante linguistico italiano), Bollettino, Rattero., 2008, p. 103. URL consultato il 5 dicembre 2022.
^ Paolo Sibilla e Valentina Porcellana, Museo della montagna e della sua gente, in Alpi in scena - le minoranze linguistiche e i loro musei in Piemonte e Valle d'Aosta, D. Piazza, 2009, p. 78, ISBN9788878892224. URL consultato il 5 dicembre 2022.
^Descrizione, su beniculturali.it, MIC - Ministero della Cultura. URL consultato il 5 dicembre 2022.