Milly Moratti
Emilia Michela Enza Bossi, coniugata Moratti e più nota come Milly Moratti (Milano, 27 dicembre 1946), è una politica italiana, più volte consigliere comunale a Milano. BiografiaLaureata in Fisica teorica all'Università degli Studi di Milano, è attivista politica ambientalista. Moglie del petroliere, nonché presidente onorario dell'Inter, Massimo Moratti e cognata dell'ex ministro e presidente Rai Letizia Brichetto in Moratti, è stata candidata alle elezioni primarie del centrosinistra in vista delle elezioni comunali di Milano del 2001[1][2], dove con la lista Verdi ha ottenuto il 4,2% dei voti[3]. Nel 2001 è stata eletta consigliere comunale con la sua lista dei Verdi-Arancia, per poi essere rieletta nel 2006 all'interno della lista Ferrante per L'Unione. Dal 1999 è Presidente della Fondazione Emergy, una fondazione di partecipazione che opera a fianco di Emergency[4][5]. Nel 2002 ha fondato l'associazione «Chiamamilano»[6] che si propone di promuovere la partecipazione civile a favore della città di Milano. Nel 2007 ha aderito al Partito Democratico, venendo eletta all'assemblea costituente nazionale tramite le primarie[7]. Il 12 aprile 2011 ha presentato al Teatro Smeraldo, alla presenza del candidato sindaco Giuliano Pisapia, la lista civica Milly Moratti per Pisapia, di cui era capolista[8]. In seguito ha difeso Pisapia dalle accuse della cognata Letizia Moratti, definendo il suo attacco "scorretto nel metodo e una falsità nel merito"[9]. In più occasioni ha attaccato l'operato della cognata come sindaco del capoluogo lombardo[10], accusandola ad esempio dalle pagine dei giornali di "non conoscere la città che governa" e di essere "manovrata da Roberto Formigoni"[11]. La sua lista civica si è fermata all'1,33% dei voti, facendole perdere il posto di consigliere comunale dopo dieci anni[12], indipendentemente dal risultato del successivo ballottaggio, vinto comunque da Giuliano Pisapia con il 55,11% dei voti rispetto al 44,89% di Letizia Moratti[13]. Nel 2016 è tornata a sedere in consiglio comunale tra le file del Partito Democratico. Non è stata invece rieletta nelle elezioni dell'ottobre 2021, ricevendo 686 preferenze.[14] InterNel 2011 è stata direttore strategico dell'Inter[15]. Successivamente ha ricoperto la carica di direttore artistico della stessa società nerazzurra fino al 2014, quando è passata nel comitato consultivo[16]. Fino al 2019 è stata nell'organigramma societario dell'Inter come advisory board.[17] Note
Collegamenti esterni
|