A 20 anni lasciò Terlizzi e nel 1833 conseguì a Napoli la laurea in Giurisprudenza per assecondare i voleri del padre, appartenente ad una nuova famiglia del primo ceto di Terlizzi. Appena laureato decise di seguire la sua vocazione artistica iscrivendosi al Reale Istituto di Belle Arti e intraprendendo la carriera di pittore.
A seguito dell'Unità d'Italia ricoprì cariche di responsabilità pubblica a Napoli. Nel 1863, alla morte del padre, ritornò a Terlizzi, dove fu sindaco e poi consigliere provinciale a Bari.
Nel 1892 donò con lascito testamentario al Comune di Terlizzi il Palazzo di famiglia oltre alla collezione di oltre mille opere, affinché potessero essere apprezzate da chiunque.
Il Palazzo è oggi sede della "Pinacoteca de Napoli", che racchiude le opere dell'artista oltre alla Pinacoteca Provinciale di Bari.
Fu uno dei primi valenti maestri del pittore Francesco Netti.
Opere
Alessandro e il suo medico Filippo (1837), Pinacoteca de Napoli, Terlizzi (Ba);
Prometeo che plasma l'uomo con l'argilla (1841), Museo di Capodimonte, Napoli;
Farese Sperken, Per una rivoluzione della pittura dell'Ottocento in Puglia: Michele de Napoli, Francesco Spinelli, Giuseppe De Nittis, in "Archivio Storico Pugliese" XXVIII, 1975.
Luigi Dello Russo e Vito Bernardi, Michele de Napoli, Terlizzi 1998.