Menes
Menes (fl. XXIX secolo a.C.) è stato un faraone egizio appartenente alla I dinastia. In greco è ricordato come Μήνης, Μῆν o Μῆνας, mentre in latino come Menes. Il nome significava forse 'rimanga fermo', inteso come augurio per il neonato.[1] Visse intorno al 2850 a.C. o forse prima.[2] BiografiaPrimo re dell'antico Egitto, Menes (conosciuto anche come Meni) è attestato sia da fonti dirette sia attraverso Manetone, storico del III secolo a.C.[2] Menes figura come primo re egizio nella Lista di Abido, nella Lista di Karnak e nel Canone di Torino.[3] È indicato come primo faraone anche da Erodoto.[4] La sua identità è dubbia. Secondo alcuni, sarebbe stato il predecessore di Narmer, mentre la maggioranza degli studiosi pensa che sia identificabile con Narmer stesso (Menes sarebbe stato il nome personale del sovrano[3]). Altri lo identificano invece con Aha. Narmer, Aha e Menes potrebbero essere nomi diversi dello stesso faraone protagonista dell'unificazione del Paese.[5] Sempre stando ad Erodoto, Menes avrebbe deviato il corso del Nilo per fondare Menfi.[6] La tradizione che indica Menes come colui che avrebbe raccolto un esercito dall'Alto Egitto per assaltare il Basso Egitto e installare la propria capitale a Menfi è comunque piuttosto tarda e rimonta probabilmente agli inizi del Nuovo Regno. Da un punto di vista storico, è più probabile che l'unificazione del Paese sia stata graduale e che sia stata ottenuta sotto diversi regnanti.[7] In particolare, il regno delle origini sarebbe stato il risultato dell'imporsi di una cultura meridionale (detta Naqada II o "gerzeana", da Gerzeh), che aveva per capitale Ieracompoli, sulla regione del delta del Nilo, politicamente e culturalmente assai più frammentaria.[3] Note
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