Nato a Firenze, figlio di Aida Calvelli e Guccio Gucci[1], fondatore della casa di moda omonima, viene scoperto dal regista cinematografico daneseAlfred Lind, in cerca di un nuovo volto, per affidargli la parte maschile, nella pellicola muta Ragazze non scherzate accanto alla diva Leda Gloria. Mario Camerini nel 1929 lo sceglie per il film Rotaie, girato ed uscito come film muto e poi ridistribuito sonorizzato nel 1931, sarà l'inizio di una buona carriera di attore[2], che intraprenderà sino alla fine della seconda guerra mondiale, restando legato al cinema soltanto in qualità di collezionista, raccogliendo spezzoni di film documentari che avevano per soggetti i dittatori Adolf Hitler e Benito Mussolini, componendo dei propri collage.[3]
Nel 1944 sposa a Venezia l'attrice Sandra Ravel, conosciuta durante le riprese di Al buio insieme.[4][5]
Quattro anni dopo nacque Maurizio, il loro unico figlio, chiamato così dal nome d'arte del padre.[4] Nel 1952 Rodolfo e i suoi fratelli Aldo e Vasco si recano a New York[1] per inaugurare il primo negozio fuori dall'Italia, solo due settimane prima della morte del padre[1], in seguito alla quale torna nell'azienda di famiglia. Nel 1967 creerà la sciarpa Gucci Flora per Grace Kelly.[5]
Dopo la morte del fratello Vasco nel 1974, Rodolfo e Aldo si divisero l'attività.[6] Tuttavia, i figli di Aldo pensavano che Rodolfo non avesse contribuito abbastanza alla crescita dell'azienda.[6] Nel tentativo di aumentare i suoi profitti, Aldo creò una filiale di profumi, ottenendo l'80% della sua proprietà per sé e per i suoi tre figli.[6] Questa rivalità alla fine si trasformò in una faida familiare.[6] Rodolfo Gucci muore a Milano nel 1983.[7] Dopo la sua morte, il figlio Maurizio Gucci ereditò la quota di maggioranza della società e ne divenne il maggior azionista.