Matteo GuarnacciaMatteo Guarnaccia (Milano, 19 dicembre 1954 – Milano, 14 maggio 2022) è stato un artista, critico d'arte e viaggiatore italiano. BiografiaFu attivo dagli inizi degli anni Settanta, come agitprop culturale della scena alternativa con la rivista psichedelica "Insekten Sekte", da lui fondata ad Amsterdam e diffusa lungo la "Hippie Trail". Con il suo inconfondibile tratto grafico, collaborò con diverse testate controculturali del periodo, dall'americana "Berkeley Barb" all'italiana "Fallo!". Nel 1972 fu il promotore con Angelo Quattrocchi e Marcello Baraghini della Lista ippi[1], che si presenta alle elezioni politiche per rappresentare gli hippy italiani[2]. Negli anni Ottanta, si interessò di sciamanesimo e culture tradizionali, viaggiando in Giappone, Stati Uniti, Sud America e Australia. Illustratore, pittore, saggista, organizzatore di eventi, espose in Italia, Stati Uniti, Giappone, Paesi Bassi, Germania, Spagna e Svizzera, sia in luoghi istituzionali (come la Triennale di Milano) che in ambienti creativi anomali. Nel corso degli anni seppe aggiornare continuamente l'immaginario psichedelico, riallacciando le fila sotterranee di una ricerca mistico-evoluzionista che non si è mai interrotta. La sua opera è un intreccio di echi provenienti simultaneamente da culture arcaiche, moderne tecniche di analisi psichica, ricerche scientifiche sulle attività della mente, il tutto opportunamente miscelato da robuste dosi di ironia. Riuscì a fondere con abilità in un unico segno diverse tradizioni culturali, con uno stile che rimane a tutt'oggi estremamente elastico e magicamente visionario, capace di espandersi con incredibile rutilanza (pensiamo alle copertine dei dischi, alle impaginazioni editoriali, ma anche alle sue tele), così come di fissarsi in quelle deliziose e incisive icone (così aperte, ma stabili, insieme fresche e sicure) che rappresentano la sua produzione come illustratore. Operò nel campo del design (Bruno Munari, Studio Mendini, Italo Rota, Alessandro Guerriero, Alberto Biagetti), del giornalismo (D-La Repubblica, Alias, Gap Japan, Zoom France, Wired, Vogue, Abitare) e della moda (Stephane Marais, Yoox, Vivienne Westwood, Malo, Biba). Storico del costume e critico d'arte, pubblicò oltre cinquanta saggi sulle avanguardie storiche e sui movimenti creativi antagonisti. Era uno dei pochi artisti italiani presenti nel prestigioso volume Art of Modern Rock di Grushkin & King (2004). «Divertente e filosofico, ha raggiunta la massima capacità espressiva possibile nel rendere per immagini le fantasie psichedeliche» «Uno stile ben integrato che trasmette l'esperienza psichedelica con spavalderia» «Porta avanti la tradizione dell'arte visionaria» «… per questo mi piacciono i suoi lavori: perché oltre a smuovere un bagaglio di ricordi sono dotati di una profonda onestà intellettuale. L'artista si guarda allo specchio e non vede solo se stesso ma un intero universo di segni, immagini, e colori. Come un tempo, come sempre.» Pubblicazioni
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