Alle prime luci del 12 marzo 1944 i militi della RSI effettuarono un rastrellamento nella zona, durante il quale furono catturati diversi renitenti alla leva, sospettati di appartenere alle bande partigiane, tra cui, oltre ad alcuni giovani contadini del posto, un aviere sardo che si era rifugiato presso la famiglia di uno di loro, nei pressi di Gattaia.
Il processo e la condanna
Condotti a Firenze, furono processati e sette furono condannati a morte. Di questi, due furono graziati ed assegnati a reparti operativi[1]; vani furono i tentativi di richiedere clemenza da parte delle famiglie e del cardinale Elia Dalla Costa.
Ogni anno, presso il sacrario dello stadio comunale di Firenze si svolge la cerimonia per ricordare i cinque martiri del Campo di Marte, con la deposizione di corone di alloro al monumento e la celebrazione di una Messa.[3]
Note
^Nota n. 18 a pagina 18 di: Più in là – Ventitré partigiani sulla lotta nel Mugello a cura del Circolo La Comune del Mugello e del Centro di documentazione di Firenze – Curatori: Susanna Bianchi, Claudio Checchi, Alessandro Del Conte, Maria Cristina Ghelli, Daniela Giannini, Paolo Hendel, Paolo Landi, Alvaro Masseini. Collaborazione redazionale di Domenico Pertocoli - Protagonisti. La Pietra, Milano, aprile 1976: Da "La Nazione", giovedì 23 marzo 1944: Il Tribunale Militare di Guerra ha giudicato a Firenze, parte per direttissima e parte in seduta straordinaria, i seguenti inadempienti alla chiamata alle armi; ...il Tribunale ha condannato Raddi Marino, Raddi Antonio, Targetti Guido, Corona Leandro, Quiti Ottorino, Santoni Adriano e Bellesi Guglielmo alla pena di morte. Nel corso di particolari circostanze il Tribunale ha condannato Boni Aldo e Baggiani Dino a 24 anni di reclusione militare; Cestenoli Giuseppe a 20 anni della stessa pena... Il Duce ha concesso la grazia per la pena di morte a favore di Raddi Marino e Bellesi Guglielmo la cui condanna è stata commutata in 24 anni di reclusione militare che è stata sospesa avendo entrambi chiesto di essere assegnati a reparti operanti. Per Raddi Antonio, Targetti Guido, Corona Leandro, Quiti Ottorino e Santoni Adriano la sentenza è stata eseguita mediante fucilazione
^La Nazione, venerdì 20 marzo 2009, pag. 30, Agenda di Firenze: Stamani alle 10, 15, al sacrario dello stadio comunale, cerimonia per ricordare il sacrificio dei cinque giovani fucilati dai nazifascisti al Campo di Marte, il 21 marzo 1944. Alle 10.15 è fissato il ritrovo presso la sede decentrata del quartiere 2, in via Nicolodi 2 da dove il corteo raggiungerà il monumento ai martiri del Campo di Marte dove saranno deposte corone di alloro. Alle 11.30 ci sarà una messa
Bibliografia
Carlo Francovich, La Resistenza a Firenze, Firenze, La Nuova Italia, 1962, p. 371: Quiti Ottorino, condannato dal Tribunale Militare Straordinario quale renitente alla leva e fucilato al Campo di Marte il 22 marzo 1944.