Nato a Volterra il 15 settembre 1885, fin da giovane manifestò interessi storico-letterari. Si laureò presso l'Università di Firenze e si dedicò all’insegnamento nelle scuole secondarie dell città. Prese parte alla prima guerra mondiale. Nel 1926, per fuggire dal regime fascista, lasciò l'Italia e si trasferì in Belgio, a Bruxelles, dove sposò Marguerite Moreau, una professoressa del liceo femminile di Schaerbeek che aveva conosciuto a Firenze. In Belgio continuò a dedicarsi agli studi storici, occupandosi in particolare dei rapporti fra il Belgio e l'Italia: pubblicò una serie di scritti sulla vita dei patrioti italiani esuli in Belgio durante il Risorgimento e sul ruolo dei banchieri italiani nelle Fiandre del Cinquecento[1]. Un altro importante filone delle sue ricerche è relativo alla storia della medicina: scrisse soprattutto sulla storia dell’assistenza ospedaliera in Italia (in particolare a Volterra, sua città natale) e sulla vita e l'opera di medici italiani e stranieri, specialmente belgi. Nei suoi contributi si percepisce il suo metodo di studio da ricercatore scrupoloso, frequentatore di biblioteche e archivi, fedele interprete di documenti. Durante i suoi 68 anni di vita pubblicò oltre 360 scritti, studi e ricerche di carattere storico-umanistico, artistico e storico-scientifico. Morì il 19 aprile 1953 per un incidente[2].
Archivio
La biblioteca del Museo Galileo conserva un fondo archivistico composto da documenti manoscritti e dattiloscritti: lettere inviate fra il 1937 e il 1952, appunti, schede e trascrizioni che il Battistini utilizzava per la preparazione dei suoi scritti e la bibliografia delle sue opere[3].
Alcune pubblicazioni
Francesco Piccolomini e un suo scritto educativo per il gran principe di Toscana, in Bullettino senese di storia patria, 1915, 434-438.
Le relazioni fra Volterra e l'Umbria nel secolo XIV : umbri che furono Podestà e Capitani del Popolo a Volterra, in Bollettino per l'Umbria, 1916/17, 157-161.
Senesi insegnanti, in Bullettino senese di storia patria, 1917, 295-300.
L'ospedale di S. Lazzero in Volterra poi commenda dei Cavalieri di Malta, Roma, Tip. dell'Unione editrice, 1918.
L'affresco di Iacopo Orcagna e di Niccolò di Pietro nel Palazzo dei Priori di Volterra, in L'arte : rivista di storia dell'arte medievale e moderna, 1920, p. 162.
Saline di Volterra ai suoi figli caduti nella guerra nazionale, 1915-1918, Firenze, Tipografia sordomuti, 1920.
I medici e la medicina a Volterra nel Medioevo : contributo alla storia della medicina, Castelfiorentino, Tip. Giovannelli e Carpitelli, 1922.
Un botaniste flamand à la cour de Toscane : Joseph Goedenhuyse, in Revue de l'Université de Bruxelles, 1926.
Le relazioni di Adolfo Quetelet con i dotti italiani, in Rivista di storia delle scienze mediche e naturali, 1929, 115-127.
Viaggiatori stranieri in Italia nei sec. XVII e XVIII : notizie e impressioni su l'assistenza ospitaliera, in Rivista di storia delle scienze mediche e naturali, 1929, 199-203.
Scienziati italiani in Belgio, in Rivista di storia delle scienze mediche e naturali, 1930, 209-211.
Documenti italiani nel Belgio : lettere del Poliziano, Ariosto, Aretino, Guarini, T. Tasso, Alfieri, Giov. Serafino Volta, Pellico e Cantù tratte dall'autografoteca della famiglia Warocqué di Mariemont, in Giornale storico della letteratura italiana, 1931, 296-317.
Gli spedali dell'antica diocesi di Volterra, Pescia, Tip. G. Franchi, 1932.
La fortuna del Pellico in Belgio, in Rassegna storica del Risorgimento, 1933.
Rapporti di Mazzini con democratici del Belgio, in Giornale storico e letterario della Liguria, 1935.
Gioberti in Belgio : contrasti e problemi della cultura belga, in Quaderni di cultura e storia sociale, 1953.
Note
^ Giovan Battista Guicciardini, Lettere di Giovan Battista Guicciardini a Cosimo e Francesco de' Medici scritte dal Belgio dal 1559 al 1577, con introduzione e note di Mario Battistini, Bruxelles, Academia belgica, 1949.
^ Francesco Giugni, Mario Battistini, in Rivista di storia delle scienze mediche e naturali, vol. 44, 1953, pp. 232-233.