Marina e la sua bestia
Marina e la sua bestia (noto anche con i titoli Morbida... Marina e la sua bestia[1]) è un film pornografico del 1984 diretto da Arduino Sacco. TramaMarina, famosa star dei film per adulti, decide di ritirarsi dalle scene non prima di partecipare al suo ultimo lungometraggio. L'attrice racconta a Giuliano, lo sceneggiatore, e alla segretaria Cecilia come vorrebbe che fosse questo film. Mentre parla, Marina pensa alle scene che sta descrivendo: in una immagina di eseguire una fellatio allo stallone Principe, mentre in un'altra che Cecilia venga rapita, segregata e violentata da Giuliano e un altro ragazzo. Successivamente arriva un camioncino in cui i protagonisti si sistemano incominciando a fare un'orgia. ProduzioneLa scena in cui Marina Lotar esegue una fellatio al cavallo è in realtà simulata, dal momento che il pene è una protesi in legno. SequelL'anno dopo, Arduino Sacco diresse il sequel del film, intitolato Marina e la sua bestia n. 2 (noto anche con i titoli Morbida e la sua bestia n. 2 (L'orgia dell'amore) e Morbida... Marina la sua bestia n. 2), che ottenne minore successo della pellicola precedente e che è parzialmente composto da scene provenienti da altri film. Alcune fonti attribuiscono il lungometraggio a Renato Polselli.[2] Note
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