Per un certo tempo insegnò filosofia a Nevers, ma rientrò a Parigi nel 1620, nel convento de L'Annonciade a Parigi. Qui, insieme a figure brillanti come Cartesio, Pascal e Gilles Personne de Roberval, si dedicò allo studio della matematica e della musica. Mantenne una frequente corrispondenza con studiosi contemporanei, come Giovanni Battista Doni e Constantijn Huygens. Pubblicò scritti teologici come Quaestiones celeberrimae in Genesim (1623), L'Impieté des déistes (1624), e La Vérité des sciences (1624).
Morì nel 1648 per le conseguenze di un intervento chirurgico.
Attività
Mersenne è oggi ricordato per i numeri di Mersenne, ma egli non ebbe la matematica come centro delle sue attività, invece scrisse soprattutto di teoria musicale e teologia. Curò edizioni di Euclide, Archimede ed altri matematici greci, tuttavia il suo maggiore contributo fu l'estesa corrispondenza che ebbe con personalità scientifiche e matematiche del suo tempo. In un'epoca in cui ancora non esistevano giornali scientifici, Mersenne agì come veicolo per la circolazione di informazioni e scoperte.
Il suo lavoro filosofico è caratterizzato da una grande erudizione e dalla più stretta ortodossia. Il suo maggior contributo fu l'entusiastica difesa di Cartesio, di cui fu agente a Parigi, e che visitò nei Paesi Bassi. Portò a Parigi il manoscritto delle Meditazioni e ne difese l'ortodossia contro le critiche. Più tardi abbandonò il pensiero speculativo e tornò alla ricerca scientifica, occupandosi in particolare di matematica, fisica ed astronomia. Il più noto dei suoi lavori di questo periodo è l'Harmonie universelle (Parigi, 1636 e 1637), sulla teoria della musica e degli strumenti musicali.
Harmonie Universelle (1637)
Questo libro contiene la legge di Mersenne, che mette in relazione la frequenza di oscillazione con la tensione della corda. La frequenza è:
Inversamente proporzionale alla lunghezza della corda (questo principio era già noto agli antichi e venne attribuito a Pitagora);
Proporzionale alla radice quadrata di tensione della corda;
Inversamente proporzionale alla radice quadrata della massa per la lunghezza.
La formula per la frequenza più bassa è
dove f è la frequenza, L è la lunghezza, F è la forza e μ la massa per unità di lunghezza.
Note
^Geneviève Rodis-Lewis, Cartesio. Una biografia, Roma, Editori Riuniti, 1997, pp. 80-81
Bibliografia
Opere di Mersenne
La verité des sciences contre les Septiques ou Pyrrhoniens (Paris, 1625)
Euclidis elementorum libri, etc. (Paris, 1626)
Les Mécaniques de Galilée (Paris, 1634)
Questions inouies ou recreations des savants (1634)
Questions théologiques, physiques, etc. (1634)
Harmonie universelle, contenant la theorie et la pratique de la musique. ... (Paris, Sebastien Cramoisy, 1636). In-folio. Riedito in facsimile dal Centre National de la Recherche Scientifique (C.N.R.S.), Paris, 1965-1986 (con annotazioni manoscritte dell'Autore ed introduzione di François Lesure), ISBN 2-222-00835-2. Uno dei tre tomi che compone quest'opera fu pubblicato in anticipo: Traité de l'orgue (Paris, Pierre I Ballard, 1635, riedizione in facsimile 1979). Disponibile nel progetto Gallica della Biblioteca Nazionale di Parigi
René Descartes, Isaac Beeckman, Marin Mersenne. Lettere 1619-1648, Milano, Bompiani, 2015 pp. 1696. Edizione integrale con traduzione italiana a fronte, a cura di Giulia Beglioioso e Jean Robert-Armogathe ISBN 978-88-452-8071-9