Marie Gillain

Marie Gillain ai Premi César 2012

Marie Blanche Françoise Emilie Gillain (Rocourt, 18 giugno 1975) è un'attrice belga, attiva in campo cinematografico, televisivo e teatrale.

Biografia

Cinema

Dopo un provino - non andato a buon fine - per L'amante di Jean-Jacques Annaud, esordisce al cinema nel 1991 nel film Mio padre, che eroe!, dove interpreta la figlia di Gérard Depardieu. Nel 1995 è la protagonista del film vincitore dell'Orso d'Oro alla Berlinale, L'esca di Bertrand Tavernier.

Tra gli altri film si segnalano Marie (1994), Il cavaliere di Lagardère (1997) di Philippe de Broca, Harem Suare (1999) di Ferzan Özpetek, L'enfer (2005) e Coco avant Chanel - L'amore prima del mito (2009).

Nel 1998 ha ricevuto il Premio Romy Schneider, nel 2013 e 2017 è stata candidata al Premio Magritte per la migliore attrice e nel 2014 ha ottenuto il Premio Molière per la migliore attrice per Venere in pelliccia.

Altre attività

È anche famosa in campo pubblicitario come testimonial dei prodotti Lancôme.

Nel 2015 ha posato senza veli per la copertina della rivista francese Lui:[1] lo scatto ha destato scalpore in Patria, anche perché accompagnato dal controverso titolo "Putain d'actrice" ("Attrice del cazzo").[2]

Filmografia

Marie Gillain al Festival di Cannes 2006

Cinema

Televisione

  • Un homme à la mer, regia di Jacques Doillon (1993) - film TV
  • La voie de Laura, serie TV (2005)

Doppiatrice

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Marie Gillain è stata doppiata da:

Da doppiatrice è sostituita da:

Note

  1. ^ (FR) Marie Gillain se dénude pour "Lui" - Topless en couverture, su parismatch.com, 28 gennaio 2015.
  2. ^ (FR) L'actrice Marie Gillain topless en couverture de «Lui», su leparisien.fr, 28 gennaio 2015.
  3. ^ L'esca, su Il mondo dei doppiatori. URL consultato il 16 febbraio 2022.
  4. ^ Coco avant Chanel - L'amore prima del mito, su Il mondo dei doppiatori. URL consultato il 16 febbraio 2022.
  5. ^ Tutti i nostri desideri, su Il mondo dei doppiatori. URL consultato il 16 febbraio 2022.

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Collegamenti esterni

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