Mariam Baouardy nasce nel villaggio palestinese di I'billin (o Abellin) in Galilea, nei pressi di Nazaret, da genitori di origini libanesi, appartenenti alla Chiesa cattolica greco-melchita. In giovanissima età perde entrambi i genitori e viene adottata da uno zio paterno. Poco dopo aver compiuto 8 anni, parte con lo zio per Alessandria d'Egitto. Più tardi racconterà che a 13 anni, fuggendo da casa perché lo zio voleva costringerla a sposarsi, si imbatté in un musulmano che volle obbligarla a rinnegare la sua fede cristiana; al suo rifiuto, il giovane le tagliò la gola e la lasciò mezza morta in una strada di Alessandria; si risvegliò in una grotta, accudita e curata da una donna misteriosa, nella quale Mariam pensò di riconoscere la Vergine Maria.
Da questo momento, senza più alcun legame con la famiglia adottiva, Mariam iniziò a lavorare come governante e domestica, prima ad Alessandria, poi a Gerusalemme e a Beirut e infine a Marsiglia. Qui, a 19 anni, entrò come novizia nella residenza marsigliese delle Suore di San Giuseppe dell'Apparizione, sotto la guida di Madre Veronica della Passione, la quale la indirizzerà verso il Carmelo di Pau, nei Pirenei Atlantici, dove prenderà il nome religioso di Suor Maria di Gesù Crocifisso. A Pau avrà come direttore spirituale il religioso Pierre Estrate della congregazione dei Preti del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram, il quale sarà il suo primo biografo.
Nel 1875 partì con un altro gruppo di carmelitane per fondare il Carmelo di Betlemme, dove avrà il compito di sovraintendere alla costruzione della residenza, essendo la sola a parlare arabo. Morì a Betlemme il 26 agosto 1878 all'età di 32 anni dopo una caduta che degenerò in gangrena.
I testimoni dell'epoca, e in particolare le sue consorelle, attestarono una serie di doni o qualità mistiche che avrebbero caratterizzato la sua vita. Amédée Brunot, nella biografia di Mariam, elenca una serie di otto doni mistici: estasi, levitazione, stigmate, profezia[1], ubiquità, transverberazione del cuore, visioni di santi e dono della poesia. Secondo i racconti dell'epoca, a una delle sue visioni sarebbe da attribuire la scoperta del sito evangelico di Emmaus (Amwas).
Va distinta dall'omonima Maria di Gesù Crocifisso (1892-1966), al secolo Marija Petković, beatificata da Giovanni Paolo II nel 2003.
Il miracolo per la canonizzazione
Il miracolo che ha consentito la canonizzazione della beata Maria di Gesù Crocifisso riguarda la guarigione del piccolo Emanuele Lo Zito, nato il 17 aprile 2009 ad Augusta, in provincia di Siracusa, da Biagia e Luigi Lo Zito. All'ottavo mese di gravidanza si rese necessario un urgente parto cesareo, perché il bambino aveva il cordone ombelicale attorno al collo.
Il giorno dopo il piccolo fu ricoverato in ospedale a Catania a causa di ipertensione polmonare. Il 20 aprile venne riscontrata una grave cardiopatia congenita (ritorno venoso polmonare anomalo totale sottodiaframmatico ostruito)[3], che ridusse Emanuele in fin di vita. La madre pose a contatto con il piccolo una reliquia della beata Mariam Baouardy, mentre iniziò una catena di preghiere. Contrariamente alle aspettative dei medici il bambino guarì in modo immediato, completo e definitivo e la sua guarigione fu attribuita all'intercessione della beata Mariam[4].
Pierre Estrate, Mariam sainte palestinienne, ou la vie de Marie de Jésus crucifié, Téqui, 1999, 2005
Pierre Estrate, Il piccolo nulla. Vita della Beata Maria di Gesù Crocifisso (1846-1878), Edizioni Agami, Madonna dell'Olmo 2001
Maurice Barrès, Une enquête au pays du Levant
Vie de Sœur Marie de Jésus Crucifié (1846-1878), in René Schwob, La légende doré au delà des mers, Ed. Grassit, Paris 1930, pp. 243–277
K. H. Fleckenstein, Una stella d'Oriente. Vita e pensieri della Beata Maria di Gesù Crocifisso (Mirjam Baouardy), Edizioni OCD, Roma 1989 (1996)
Dionigi Buzy, Vita di Suor Maria di Gesù Crocifisso, religiosa Carmelitana conversa morta in odore di santità nel Carmelo di Betlemme 1846-1878, Marietti, Torino-Roma 1924
Dionigi Buzy, Pensieri di Suor Maria di Gesù Crocifisso, religiosa Carmelitana conversa morta in odore di santità nel Carmelo di Betlemme 1846-1878, Marietti, Torino-Roma 1928