Maria, nel 1330, rimase vedova; Giovanni morì a Parigi[10], e, secondo il Nécrologe de l'abbaye de Floreffe, Giovanni (Johannis de Flandria comitis Namurcensis) morì il 10 febbraio (IV Id Feb)[11]. Gli succedette il figlio primogenito Giovanni, come Giovanni II[12].
Suo figlio, Giovanni II, decise di prendere parte alla guerra contro i popoli idolatri della Prussia[12], dove non arrivò, poiché morì durante il viaggio[10], nel mese di aprile del 1335. Essendo Giovanni II senza discendenza, Guido, maschio secondogenito, gli succedette come Guido II[12].
Guido fu marchese di Namur per meno di un anno, in quanto, nel mese di marzo del 1336, partecipando ad un torneo subì una ferita che lo condusse alla morte[10]. Essendo Guido II senza discendenza gli succedette il fratello, Filippo[12]; secondo la Opera diplomatica et historica, tomus primus di Auberti Miraei, Filippo gli succedette, per espressa volontà testamentaria di Guido[13]; in una nota aggiuntiva spiega che Filippo, il quartogenito, gli succedette in quanto il terzogenito, Enrico, era già morto (Henrico jam defuncto)[14].
Sempre la Opera diplomatica et historica, tomus primus di Auberti Miraei, riporta che Filippo avrebbe voluto raggiungere il cognato, Magnus IV Eriksson[14], monarca del Regno di Svezia, re di Norvegia e re di Skåne, marito di sua sorella Bianca[15] (1316 † 1363), ma che poi preferì recarsi in Terra santa[14], dove non giunse in quanto decedette a Famagosta nell'isola di Cipro[14], dove fu sepolto dai francescani[14]; secondo la Histoire du comté de Namur, Filippo , sbarcato a Cipro, ebbe un comportamento inaccettabile tanto che fu massacrato con trenta suoi compagni, dagli abitanti di Famagosta[10]. A Filippo III succedette Guglielmo[14], di soli tredici anni[16].
Maria continuò a definirsi contessa di Namour (Marie d’Artoys contesse de Namur), come nel documento n° 66, datato 1343, del Cartulaire de la commune de Namur, Parte 2[17].
La situazione finanziaria del marchesato non era florida; nel 1356, Maria, secondo il documento n° 74 del Cartulaire de la commune de Namur, tome II dovette garantire per un prestito ricevuto dal figlio, Guglielmo I[18], e, con secondo documento, il n° 75, Guglielmo riconosce di aver ricevuto la somma di 6.000 fiorini[19].
Secondo il Cartulaire de la commune de Namur, Parte 2, Maria fece testamento il 18 gennaio 1365, dove chiese di essere sepolta nella chiesa dei Francescani di Namur, destinando la somma di 1000
scudi, per una tomba in marmo[20]; poco giorni dopo il 22 gennaio e morì.
Maria (1322 † 1357) che sposò, nel 1336 Enrico II di Vianden, poi, nel 1342, Tebaldo di Bar († 1354), signore di Pierrepont, come risulta dal documento, datato 1402 della Histoire généalogique de la maison de Dreux de Bar le Duc, de Luxembourg et de Limbourg[23];