Mansueto Bianchi
Mansueto Bianchi (Lucca, 4 novembre 1949 – Roma, 3 agosto 2016) è stato un vescovo cattolico italiano. BiografiaNacque a Santa Maria a Colle, frazione del comune di Lucca, città capoluogo di provincia e sede arcivescovile, il 4 novembre 1949. Formazione e ministero sacerdotaleDopo gli studi nel seminario diocesano di Lucca, diventò alunno dell'Almo collegio Capranica a Roma, dove frequentò la Pontificia Università Gregoriana ed ottenne la licenza in teologia biblica. Durante l'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fu un angelo del fango, come ricordò lui stesso in un'intervista del 2010 al giornalista Franco Mariani per il Nuovo Corriere di Firenze: «chiesi ed ottenni dai miei superiori di lasciare il seminario di Lucca, dove frequentavo il liceo classico e di venire a Firenze. Vi restai per una quindicina di giorni, alloggiavamo al seminario maggiore, e lavorai soprattutto nella zona di Borgo Santi Apostoli, spalando fango nelle abitazioni, nei negozi e nella chiesa. Negli anni successivi mi è capitato di pensarci tante volte, perché è stata una di quelle esperienze che ti lasciano il segno dentro».[1] Il 29 giugno 1974 fu ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Lucca. Dopo l'ordinazione fu vicerettore del seminario diocesano e docente di sacra scrittura dal 1977 al 1988; parroco della pieve di San Giovanni ad Arliano dal 1988 al 1998 e docente di sacra scrittura presso lo studio interdiocesano di teologia dal 1988 al 2000. Fu membro del consiglio presbiterale dal 1981 al 2000, e del consiglio pastorale diocesano dal 1983 al 1988. Fu direttore della scuola diocesana di formazione teologica dal 1984 al 2000 e, dal 1988, vicario episcopale per i laici. Ricoprì, inoltre, gli incarichi di direttore della scuola diocesana di formazione all'impegno sociale e politico, assistente dell'unione giuristi cattolici dal 1989 al 2000 e decano-priore della parrocchia dei Santi Michele, Paolino ed Alessandro a Lucca, dal 1998 al 2000. Ministero episcopaleIl 18 marzo 2000 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Volterra;[2] succedette a Vasco Giuseppe Bertelli, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 3 maggio successivo ricevette l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Lucca, dall'arcivescovo Bruno Tommasi, co-consacranti l'arcivescovo Alessandro Plotti ed il vescovo Vasco Giuseppe Bertelli.[3][4] Il 4 giugno prese possesso della diocesi, nella cattedrale di Volterra. Il 3 ottobre 2006 fu eletto vicepresidente della Conferenza episcopale toscana;[5] fu anche membro della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali e presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici presso la Conferenza Episcopale Italiana. Il 4 novembre 2006 papa Benedetto XVI lo nominò vescovo di Pistoia;[6] succedette a Simone Scatizzi, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 16 dicembre prese possesso della diocesi, nella cattedrale di Pistoia. Il 5 aprile 2014 papa Francesco lo nominò assistente ecclesiastico generale dell'Azione Cattolica Italiana;[7] succedette al vescovo Domenico Sigalini, che aveva concluso il secondo mandato. Morì a Roma il 3 agosto 2016 all'età di 66 anni, dopo l'aggravamento delle condizioni di salute, dovute ad un tumore allo stomaco. Dopo le esequie, concelebrate dal suo successore Fausto Tardelli e dai cardinali Angelo Bagnasco e Giuseppe Betori, nel pomeriggio del 5 agosto nella cattedrale di Pistoia, fu sepolto nel cimitero del suo paese natale. Il 3 maggio 2017 la sua salma venne tumulata nella chiesa di Santa Maria a Colle, di fronte all'altare di San Cataldo. Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
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