Maddalena Ventura con il marito e il figlio
Maddalena Ventura con il marito e il figlio (o Donna barbuta) è un dipinto a olio su tela (196×127 cm) di Jusepe de Ribera, parte della collezione della Fundación Casa Ducal de Medinaceli e conservato presso il Museo del Prado di Madrid. Per la rarità del soggetto raffigurato, il dipinto è uno dei più insoliti nella pittura europea del Seicento.[1][2] StoriaSui due blocchi di pietra sulla destra del dipinto è leggibile una lunga epigrafe in latino che permette di conoscere la storia dei soggetti raffigurati:[3] (LA)
«EN MAGNV[M] NATVRAE MAGDALENA VENTVRA EX- JOSEPHVS DE RIBERA HIS- (IT)
«Un grande miracolo della natura Maddalena Ventura Jusepe de Ribera Da essa conosciamo che la protagonista del dipinto si chiamava Maddalena Ventura ed era originaria di Accumoli; durante una gravidanza, dopo che aveva già partorito tre figli, all'età di 37 anni cominciò a sviluppare una folta barba e a 52 anni, nel 1631, si trasferì a Napoli chiamata dal viceré, dove fu oggetto di curiosità come "grande miracolo della natura". L'epigrafe conferma che il dipinto fu eseguito su commissione del viceré di Napoli Fernando Afán de Ribera, duca di Alcalá, da "Jusepe de Ribera spagnolo, insignito della croce di Cristo, nuovo Apelle del suo tempo". Il dipinto è datato 16 febbraio 1631.[4][2] Le circostanze della realizzazione del quadro sono documentate anche da una lettera dell'ambasciatore di Venezia dell'11 febbraio 1631. Della sua visita al palazzo reale di Napoli l'ambasciatore racconta che: «Nelle stanze del Viceré stava un pittore famosissimo facendo un ritratto di una donna abruzzese maritata e madre di molti figli, la quale ha la faccia totalmente virile, ed il petto tutto peloso, si prese gusto sua Eccellenza di farmela vedere, como cosa meravigliosa, et è veramente tale.[5]» DescrizioneIl dipinto raffigura una donna con il volto coperto da una folta barba e di corporatura massiccia, intenta ad allattare al seno il neonato che porta in braccio. Alla sua destra, in penombra e in posizione arretrata, si trova il marito. Le figure sono ritratte a figura piena in una stanza scura, mentre guardano con intensità verso lo spettatore. Con uno stile che si rifà allo stile caravaggesco, il dipinto è caratterizzato da una generale oscurità dalla quale la luce fa emergere alcuni elementi. L'autore ritrae la coppia, avanti con gli anni, con uno stile molto realistico e allo stesso tempo rispettoso. L'epidermide solcata dai segni del tempo è raffigurata con estrema precisione, così come i dettagli degli abiti, dal grembiule al colletto. L'espressione quasi rassegnata della donna e del marito suscitano nello spettatore simpatia e rispetto e non derisione.[4] Sulla destra del dipinto si scorgono dei blocchi di pietra su cui è incisa un'iscrizione in caratteri latini, sopra i quali si trovano posati un fuso, un arcolaio e un filo di lana, tipici attributi femminili che ribadiscono la vera identità della figura centrale del ritratto.[4] Opere similiIl ritratto di Maddalena Ventura è uno dei pochissimi dipinti che raffigurano donne affette da irsutismo. Tra le altre opere è possibile citare il ritratto di Brígida de los Ríos, una donna cinquantenne conosciuta come la "Barbuda de Peñaranda" raffigurata con una folta barba ed una evidente calvizie, realizzato nel 1590 dal pittore spagnolo Juan Sánchez Cotán e conservato al Museo del Prado a Madrid.[3][7][8] Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
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