Maddalena Buonsignori, nota anche come Maddalena Bonsignori o Maddalena Bianchetti Bonsignori (Bologna, ... – ?, 1396), è stata una giuristaitaliana e docente di Diritto all'Università di Bologna, secondo quanto dice la tradizione. Figura celebre ed emblematica delle donne di successo del passato, nel corso del tempo sia la sua carriera che la sua stessa esistenza sono state rimesse in discussione.
Scrisse anche un trattato in latino, il De Legibus Connubialibus (Delle leggi coniugali)[4][7], in cui esplorò la condizione giuridica delle donne del suo tempo sotto diversi punti di vista[8], combinando «una profonda conoscenza delle leggi antiche con un'interpretazione acuta e originale» secondo Magliani.[9]
Le fonti la indicano come moglie di Giovanni Bianchetti, a sua volta giurista, per cui è chiamata anche Maddalena Bianchetti Bonsignori.[10][11]
Non è chiaro fino a che punto quanto tramandato dalle fonti storiche su questa figura bolognese sia vero, sia per alcuni casi di falsificazione settecenteschi al limite dell'agiografico, sia perché vengono indicate ben due illustri giuriste Bianchetti Buonsignori (o Bianchetti Bonsignori) contemporanee e in cattedra nella stessa città, fatto di per sé eccezionale vista la scarsa possibilità per le donne di accedere a ruoli di prestigio nei secoli passati: Maddalena Buonsignori Bianchetti, moglie del giurista Giovanni[4], e tale Giovanna Bianchetti Buonsignori, o Giovanna Elena Bonsignori, indicata anche come «Giovanna Bianchetti figlia di Matteo e moglie di Bonsignore». Una coincidenza che potrebbe indicare un margine d'arbitrio e una possibile confusione:[3][12] qualcuno arriva persino a ipotizzare che Maddalena fosse figlia di Giovanna,[13] altri a supporre che mentre una entrava nella famiglia Bianchetti per matrimonio, l'altra ne usciva, sempre per raggiungere il marito.[14]
Il primo ad affermare che Maddalena Buonsignori scrisse un trattato fu il giureconsulto Francesco Argelati, poi ripreso da altre fonti.[15]
Tra le voci critiche del Settecento, ma piuttosto isolata, si levò quella di Giovanni Fantuzzi che liquidò come completamente inventato il personaggio della celebre Dorotea Bocchi, in mancanza di prove, lasciando intendere — secondo lo storico Tommaso Duranti e altri — che occorre essere scettici anche riguardo alle altre giuriste medievali dell'Alma Mater Studiorum, quali Bettisia Gozzadini, Novella D'Andrea e Maddalena Bonsignori.[16] Tuttavia, la maggior parte delle cronache biografiche ed enciclopedie riprende le informazioni da scrittori precedenti in modo acritico, mentre le fonti primarie e sue contemporanee sono scarse se non assenti.[17][18]
Secondo Duranti, il ritratto in terracotta di Maddalena Buonsignori, modellato dall'anonimo scultore di Casa Fibbia nel 1680-1690, «rivela una genericità di invenzione mancante di modelli iconografici precedenti».[19]
Come affermato anche dalla storica Paula Findlen, di fatto non sono mai state trovate tracce di laureate allo Studio bolognese prima di Laura Bassi, il cui primato è ormai stabilito e provato, nell'anno 1732.[20] (vedi anche Bettisia_Gozzadini#XXI_secolo).
Se anche Maddalena Buonsignori potrebbe essere esistita, bisogna essere particolarmente scettici sulla sua laurea e il suo ruolo accademico.
^ Eduardo Magliani, Storia letteraria delle donne italiane, 1885., cit. in E. Cavazza 1886, p. 498
^«Non solo vi sono sempre stati famosi Lettori Bolognesi, ma ancor Donne d'alt'ingegno, c'hanno pubblicamente letti in quelli; frà le quali Maddalena Bonsignori, moglie di Gio. Bianchetti del 1380.» In Antonio Masini 1666, p. 508.
^Attilio Zuccagni-Orlandini, Donne celebri del XIV secolo, in Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole: corredata di un Atalante di mappe geograf e topografiche, e di altre tavole illustrative, parte IX, Firenze, 1843, p. 523.
^La collocazione originaria dei busti è presumibilmente quella della miniatura di Alessandro Scarselli, presa dagli Insigna degli Anziani e conservata all'Archivio di Stato di Bologna. Cfr. Alessandro Scarselli, Anziani Consoli (JPG), in Insignia, XIII, mniiatura, c. 125. URL consultato il 12 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2023).
^ Wallachian, Tsardoms: Total War, su moddb.com, 17 marzo 2021. URL consultato il 27 dicembre 2023.
Vincenzina de Felice Lancelotti, Madre o scienziata?, in Vittoria Colonna, periodico scientifico artistico letterario per le donne italiane, Padova; Napoli, febbraio 1895 (anno V), pp. 65-93.
(EN) E. Cavazza, The sisters of Portia, in Shakespeariana, vol. 3, Philadelphia, Leonard Scott Publication Co., 1886, pp. 495-500.
Carlo Francesco Gabba, Appendice I, in Della condizione giuridica delle donne: studi e confronti, 2ª ed., Torino, Unione Tipografico-Editrice, 1880, p. 692.
Giammaria Mazzuchelli, Gli scrittori d'Italia, cioè Notizie storiche, e critiche intorno alle vite, e agli scritti dei letterati italiani, Brescia, Bossini, 1753-1763.