Macerone (valico)
Il Macerone (684 m s.l.m.) è un valico dell'appennino sannita, situato poco più a sud del valico di Rionero, che collega le alte valli dei torrenti Cavaliere e Vandra, affluenti del Volturno, nei comuni di Forlì del Sannio e Isernia, in Molise. È attraversato dalla strada statale 17 nel suo percorso storico, oggi reso obsoleto dal tratto in scorrimento veloce della variante Isernia-Castel di Sangro, che supera il dislivello con la galleria Cupacchio (1 294 m). StoriaImportante punto di passaggio fin dall'antichità, attraverso di esso in età moderna passava la strada che collegava Napoli e la Terra di Lavoro agli Abruzzi. Recentemente, una sezione del tragitto è stata sostituita da una superstrada pressoché parallela, che ha notevolmente ridotto i tempi di percorrenza della tratta Isernia-Rionero Sannitico. Durante la campagna piemontese in Italia centrale del 1860 vi si combatté l'omonima battaglia, in cui la IV armata dell'esercito piemontese sconfisse alcuni reparti dell'esercito delle Due Sicilie e si aprì la strada verso il fronte del Volturno, dove Francesco II e i suoi uomini stavano fronteggiando l'esercito meridionale di Garibaldi. Per evitare di essere presi alle spalle dai sabaudi, i borbonici dovettero abbandonare Capua e la linea del Volturno per ripiegare sul Garigliano e su Gaeta. SportCiclismoLe particolari ripidezza e tortuosità del Macerone fanno sì che il valico sia estremamente popolare tra gli appassionati di ciclismo e gli escursionisti in moto. Pagine memorabili del ciclismo professionistico sono state scritte su questo percorso: si racconta che in una tappa del Giro d'Italia 1921, il "campionissimo" Costante Girardengo, alle prese con i chilometri del Macerone - alcuni dei quali con pendenze fino al 14% -, sarebbe sceso dalla bicicletta e avrebbe tracciato una croce sulla polvere della strada, sussurrando con voce stremata "Girardengo si ferma qui!", per poi abbandonare la corsa. Voci correlate |