Máxima Zorreguieta
Máxima Zorreguieta Cerruti (Buenos Aires, 17 maggio 1971) è la regina consorte dei Paesi Bassi dal 2013, come moglie del re Willem-Alexander. Dal suo matrimonio lavora nell'ambito dell'inclusione finanziaria, specie in collaborazione con l'ONU.[1] BiografiaOrigini, studi e carrieraMáxima è nata a Buenos Aires nel 1971, primogenita del politico Jorge Horacio Zorreguieta Stefanini (1928-2017) e della sua seconda moglie, María del Carmen Cerruti Carricart (1944).[2] Ha tre sorellastre, María (1956), Ángeles (1958) e Dolores (1965), nate dal primo matrimonio di suo padre con Marta López Gil (1935).[2][3][4] È anche sorella di Martín (1972), Juan (1982) e Inés, morta suicida nel 2018.[4][5] Per linea paterna ha origini portoghesi (è una diretta discendente di Alfonso III), spagnole (il suo antenato basco José Antonio Zorreguieta y Oyarzábal Gamboa y Sagastume si trasferì in Argentina intorno al 1790) e italiane, tramite i bisnonni Oreste Stefanini (1871-1928; imprenditore marittimo genovese) e la nobile Tullia Carolina Borella (1876-1964; nata a Torino da possidenti piemontesi e lombardi), emigrati nel 1900 a San Nicolás per gli affari di lui.[3][6][7][8][9][10][11] Si diplomò alla Northlands School a Olivos nel 1988 e iniziò a lavorare dall'anno seguente come ricercatrice per i mercati finanziari per Mercato Abierto SA, fino al 1990.[12] Fu impiegata presso il Dipartimento Vendite della Boston Securities SA a Buenos Aires dal 1992 al 1995, anno in cui si laureò in economia all'Università Cattolica Argentina.[12] Insegnò anche lingua inglese a bambini e adulti e matematica agli studenti della scuola secondaria.[12] Dal luglio 1996 lavorò a New York per HSBC James Capel Inc. fino al febbraio 1998, rivestendo il ruolo di vice presidente delle Vendite Istituzionali dell'America Latina.[12] Fu il vice presidente dell'Emerging Market Division della Kleinwort Benson fino al luglio 1999, poi tornò a New York per entrare nella Deutsche Bank (DB).[12] Tra il maggio 2000 e il marzo del 2001 lavorò all'ufficio di rappresentanza della DB presso l'Unione europea a Bruxelles.[12] Fidanzamento e matrimonioConobbe Willem-Alexander dei Paesi Bassi, allora principe d'Orange, in occasione della Feria de Abril nel 1999.[13] Il fidanzamento ufficiale si tenne in diretta televisiva il 30 marzo 2001 (per l'occasione Máxima si rivolse alla nazione in olandese) e il 3 luglio il parlamento autorizzò la celebrazione del matrimonio.[14][15] Il 2 febbraio 2002 si svolsero le nozze civili nella Beurs van Berlage e il rito religioso nella Chiesa Nuova di Amsterdam.[14] Le venne concessa la cittadinanza olandese per decreto reale già il 17 maggio 2001, mantenendo la cittadinanza argentina.[16] Non si è convertita alla Chiesa protestante olandese, ma è rimasta cattolica dopo il matrimonio, al quale i suoi genitori non furono invitati.[17][18] Il motivo afferiva alla trascorsa carriera di suo padre nel governo del dittatore Jorge Rafael Videla, al punto che la relazione di Máxima con il principe fu oggetto di controversie nei Paesi Bassi.[6] Su richiesta del parlamento, il professore di studi latino-americani Michiel Baud svolse un'indagine sul coinvolgimento di Zorreguieta nella guerra sporca e, nonostante le sue affermazioni di non esserne stato a conoscenza mentre era ministro, concluse che ciò sarebbe stato improbabile per una persona in una posizione di potere nel governo, ma determinò altresì che il padre di Máxima non era stato direttamente coinvolto nelle morti di quel periodo.[19] Zorreguieta non prese comunque parte alle nozze, proprio perché la sua possibile presenza fu fonte di discussione durante i mesi precedenti al matrimonio.[20] Principessa dei Paesi BassiNel 2002 è diventata mecenate dell'Orange Fund, costituito per rafforzare il benessere sociale dalle donazioni fatte dai cittadini olandesi in occasione del suo matrimonio.[21] Nel 2003 entrò nel Committee for Ethnic Minority Women's Participation, un comitato governativo istituito per promuovere l'integrazione delle donne appartenenti a gruppi etnici minoritari.[22] Ne è stata un membro fino al 2005, anno in cui entrò nel consiglio direttivo della Cattedra di Management of Diversity and Integration alla Vrije Universiteit.[22] Fu a capo del consiglio direttivo della Prince Claus Chair dal 2003 al 2014, che promuove l'istruzione e la ricerca sui problemi di sviluppo internazionale, ed è entrata nel Consiglio di Stato nel 2004.[21] Nel 2005 ricoprì il ruolo di consulente nel gruppo dei patroni dell'Anno internazionale del microcredito, proclamato dalle Nazioni Unite (ONU).[23] Dal 2006 lavorò come consulente ONU sui Settori Finanziari Inclusivi fino al 2009.[22] Dal settembre dello stesso anno è Difensore Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Finanza Inclusiva per lo Sviluppo (UNSGSA), incarico ricevuto da Ban Ki-Moon per contrastare la povertà promuovendo gli MDG, le azioni del settore privato e non a favore di strumenti finanziari accessibili per i gruppi a basso reddito e le piccole e medie imprese (PMI).[24][25][26] Il 5 marzo 2008 presenziò alla firma di un accordo da parte del ministro della cultura Ronald Plasterk, volto a contrastare le discriminazioni verso le persone omosessuali nei Paesi Bassi.[27] Nel 2010 è stata la presidentessa onoraria del Gruppo di Lavoro sui Dati delle PMI del Gruppo 20 (G20).[22] Dal giugno 2011 ricopre lo stesso ruolo nel Partenariato globale per l'inclusione finanziaria, occupandosi di rafforzare la collaborazione tra G20 e ONU nel rendere universale l'accesso ai servizi finanziari.[22][28][29] Regina dei Paesi BassiIl 30 aprile 2013 è divenuta regina dei Paesi Bassi con l'abdicazione della suocera Beatrice.[6] Dal 10 giugno 2015 riveste il ruolo di presidentessa onoraria della Piattaforma degli Ambasciatori per la Musica a Scuola, che offre a un numero sempre crescente di bambini la possibilità di praticare la musica.[21] Nel 2018 iniziò a collaborare con lo SchuldenlabNL, un partenariato pubblico-privato che vuole eliminare i problemi di debito della società olandese, attraverso la prevenzione delle difficoltà finanziarie.[21] Nel 2020 lanciò con i soggetti interessati il patto "Towards a Netherlands Free of Debt Problems" presso il palazzo Noordeinde e nel gennaio 2022 ha assunto la presidenza onoraria del partenariato.[21] Il 30 marzo 2022 ha lanciato la fondazione MIND US, di cui è presidentessa onoraria, che si impegna a favore della salute mentale dei giovani tra i 12 e i 27 anni.[30] Cariche
DiscendenzaMáxima Zorreguieta e Willem-Alexander dei Paesi Bassi hanno tre figlie:[32]
Titoli, trattamento e stemmaTitoli e trattamento
Stemma e stendardiIn occasione del suo matrimonio, uno stemma personale è stato concesso con decreto legge reale della regina Beatrice il 25 gennaio 2002. Nel primo e il quarto quadrante è presente lo stemma dei Paesi Bassi, basato sullo stemma del Casato di Nassau. Nel secondo e il terzo quadrante è presente lo stemma del Principato di Orange. Al centro c'è lo stemma della famiglia paterna della regina Máxima, la famiglia Zorreguieta. Lo stemma della famiglia paterna reca un castello di tre torri rosse fiancheggiate su ciascun lato da un pioppo e un fiume azzurro che scorre dalla base.
Ascendenza
OnorificenzeOnorificenze olandesi«In occasione del suo matrimonio con Sua Altezza Reale il Principe d'Orange.»
— 2 febbraio 2002[35] — 2 febbraio 2002
— 30 aprile 2013
«In occasione del suo cinquantesimo compleanno e in segno di apprezzamento per i suoi numerosi servizi alla Casa.»
— 6 maggio 2021[36] Onorificenze straniere— 20 giugno 2006[37]
— 28 novembre 2016[38]
— 10 dicembre 2018
— 19 marzo 2003
— 17 marzo 2015[41]
— 20 gennaio 2014[44]
— 11 aprile 2023
— 8 ottobre 2007[45]
— 24 ottobre 2014[46]
— 20 marzo 2018
— 31 ottobre 2022
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 19 giugno 2017[47] — 23 maggio 2018[52]
— 2 novembre 2009[53]
— 10 gennaio 2012[55]
— 24 giugno 2014
— 10 ottobre 2017[56]
— 26 marzo 2024[58]
— 19 ottobre 2001[59]
MediaSulla sua vita, fino al fidanzamento con il principe d'Orange, è stata girata una serie tv olandese, Máxima. Note
Bibliografia
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