Luigi Ganelli
Luigi Ganelli (Codogno, 24 gennaio 1920 – Codogno, 11 agosto 1985[1]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Era il fratello più giovane dei due Ganelli di Codogno. Il maggiore era Bassano (1915), e per questo motivo Luigi era chiamato anche Ganelli II. Caratteristiche tecnicheMezzala, era un elemento fisicamente esile ma tecnico e rapido, abile nella battuta a rete[1]. CarrieraGiocatoreCresce nelle giovanili del Codogno[2], da cui passa al Piacenza (Serie C) nel 1937[1]. Nella sua prima stagione, pur essendo utilizzato come riserva, mette a segno 9 reti[3] e gioca da titolare lo spareggio-promozione perso contro il Fanfulla[4]. Nella stagione successiva gioca da titolare[5] mettendo a segno altre 7 reti, e nel 1939 viene acquistato dal Torino (inizialmente in prestito[6] e poi a titolo definitivo[7]), approdando così in Serie A. Esordisce in massima serie il 17 marzo 1940 in Torino-Liguria (3-0), e resta in maglia granata per due anni, nei quali è poco impiegato. Nel 1941 passa al Brescia, con cui realizza 11 reti nel campionato di Serie B, e l'anno successivo è al Napoli, sempre nella serie cadetta. Nei campionati di guerra milita di Cremonese e Milan, per poi ritornare al Napoli che lo gira in prestito al Piacenza, militante nel Serie B-C[8]. Nel 1946 torna al Napoli, dove disputa due campionati di massima serie e nel giugno 1948 viene coinvolto in un caso di illecito nella partita tra i partenopei e il Bologna[9]. Il Napoli viene retrocesso in B dalla CAF e Ganelli è squalificato a vita, ma in seguito la condanna viene commutata in una squalifica di 3 anni[10] e nella stagione 1951-1952 torna in campo con la maglia del Pavia, in Serie C[11]. Prosegue la carriera con una stagione nello Stabia, in Serie C, e dopo il fallimento della squadra rimane nella città campana militando nella Juve Stabia, nel campionato di Promozione[12]. Chiude nel 1955, dopo un'annata con la maglia del Lanciano sempre in Promozione. In massima serie ha totalizzato 56 presenze e 5 reti. AllenatoreTerminata la carriera agonistica, diventa allenatore nelle serie minori, guidando il Larderello tra il 1960 e il 1962[13][14]. Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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