Luigi AlbertiLuigi Alberti (Firenze, 1822 – Firenze, 1898) è stato un commediografo e giornalista italiano.[1] BiografiaIl fiorentino Luigi Alberti, redattore del giornale federalista-cattolico Firenze nel 1863-66, deve essere ricordato più che per le sue commedie (fra le molte si ricordano Pietro o la gente nuova e Capitano Anacleto Bruni), per il fatto che entrò in un'aspra polemica con Olindo Guerrini e Giosuè Carducci poiché si riteneva l'ultimo difensore dell'ideale contro il nascente verismo poetico.[2] Egli, infatti, accusava nei suoi due volumetti intitolati Praefatio e Polemica novissima il verismo carducciano e guerriniano di aver corrotto gli animi dei giovinetti, insegnando un "sensismo dannoso e riprovevevole per ogni rispetto".[3] La sua produzione drammatica ottenne minore successo.[1] Alle provocazioni di Gigi Alberti, rispondeva Olindo Guerrini nel Prologo a Nova polemica e più causticamente Giosuè Carducci nelle pagine del suo articolo apparso nel novembre 1878 nel Preludio, con il titolo di Novissima polemica. ArchivioIl fondo Luigi Alberti, conservato presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, è costituito da un centinaio di pezzi, comprendenti lettere, telegrammi, cartoline a lui indirizzati con appunti e materiale vario inerente alla sua attività di commediografo; appunti e materiale a stampa; testi manoscritti di commedie dell’Alberti e di altri suoi contemporanei [4]. Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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