Luhya

Luhya
Bambini luhya a Endebess, Kenya, 2013
 
SottogruppiBukusu, Idakho, Isukha, Kabras, Khayo, Kisa, Marachi, Maragoli, Marama, Nyala, Nyole, Samia, Tiriki, Tsotso, Wanga, Batura
Luogo d'origineAfrica orientale
Popolazione~7 500 000 (2019)[1][2]
LinguaLingua luhya
ReligioneCristianesimo, religione tradizionale
Gruppi correlatiMasaba, Basamia, Banyole
Distribuzione
Kenya (bandiera) Kenya6 823 482 (2019)[1]
Uganda (bandiera) Uganda777 000 (2025)[2]

I Luhya o Luyia (nome collettivo: AbaLuyia, singolare: OmuLuyia) sono un popolo bantu che vive prevalentemente in Kenya, dove costituiscono il secondo gruppo etnico più numeroso,[1] e in misura minore in Uganda. Sono divisi in 20 o 21 clan culturalmente e linguisticamente uniti, il principale dei quali è quello dei Bukusu, che rappresenta quasi il 30% dell'intera popolazione Luhya.[3]

La cultura Luhya è simile a quella degli altri popoli bantu della regione dei Grandi Laghi. Durante un’ondata di espansione iniziata tra 4.000 e 5.000 anni fa, le popolazioni di lingua bantu lasciarono gradualmente la loro patria originaria dell’Africa centro-occidentale e viaggiarono verso le regioni orientali e meridionali del continente.[4]

La migrazione nell'attuale Luhyaland (un termine che si riferisce al principale luogo di insediamento dei Luhya in Kenya) risale al 7 a.C. Gli immigrati nell'attuale Luhyaland provenivano principalmente dall'Uganda orientale e occidentale e fanno risalire i loro antenati a diversi gruppi Bantu e ad altri gruppi non Bantu come Kalenjin, Luo e Maasai. Nel 1850, la migrazione nel Luhyaland era in gran parte completa, e in seguito si verificarono solo piccoli movimenti interni a causa di malattie, siccità, conflitti interni e effetti del colonialismo britannico.

La principale area di insediamento tradizionale si trova in quella che un tempo era la Provincia Occidentale del Kenya. La migrazione nell'area della Rift Valley è relativamente recente, risalendo ai primi anni dopo l'indipendenza nel 1963, quando le fattorie precedentemente occupate dai coloni bianchi coloniali furono acquistate o cedute agli africani.[5]

Note

  1. ^ a b c 2019 Kenya Population and Housing Census Volume IV: Distribution of Population by Socio-Economic Characteristics, su knbs.or.ke, Kenya National Bureau of Statistics. URL consultato il 24 marzo 2020.
  2. ^ a b Country: Uganda, su joshuaproject.net. URL consultato il 4 febbraio 2025.
  3. ^ George Bennett, Kenya, a political history, Londra, Oxford University Press, 1964, pp. 154–155. URL consultato il 9 agosto 2023.
  4. ^ THE INSTITUT PASTEUR, THE MIGRATION HISTORY OF BANTU-SPEAKING PEOPLE, su pasteur.fr, 5 maggio 2017. URL consultato il 9 agosto 2023.
  5. ^ Luhya, su britannica.com, Encyclopaedia Britannica. URL consultato il 9 agosto 2023.

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