Loxia pytyopsittacus
Il crociere delle pinete (Loxia pytyopsittacus Borkhausen, 1793) è un uccello passeriforme della famiglia dei Fringillidi[2]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, pytyopsittacus, deriva dall'unione delle parole greche πιτυς (pitus, "pino") e ψιττακος (psittakos, "pappagallo"), col significato di "pappagallo dei pini", in riferimento alle abitudini di questi uccelli. DescrizioneDimensioniTaglia media di 17–18 cm, peso di 44-69 grammi[3]. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto robusto e massiccio, muniti di grossa testa allungata, becco incrociato e massiccio (più che nelle altre specie congeneri, al punto che talvolta la punta incrociata non è immediatamente identificabile), ali allungate e coda lievemente forcuta in punta. Il piumaggio presenta dicromatismo sessuale. I maschi, infatti, presentano livrea quasi interamente di color rosso mattone, con aree più tendenti al grigio nell'area attorno alla base delle ali, sui fianchi e nell'area fra i lati del becco e l'occhio, mentre il sottocoda è bianco ed il codione tende all'arancio: ali e coda sono di colore bruno scuro. Le femmine condividono coi maschi il colore di ali, coda e sottocoda, mentre il piumaggio è dominato dal bruno, dal giallastro o dal verdastro, con grande variabilità individuale, ma in genere comunque più chiaro su testa, petto e ventre e più scuro dorsalmente. BiologiaI crocieri delle pinete sono uccelli dalle abitudini diurne e tendenzialmente gregarie, in coppie o in piccoli gruppetti (spesso in associazione con altre specie di crociere) fra i rami degli alberi, tenendo un comportamento sempre molto schivo e prudente e stando pronti a rintanarsi nel folto della vegetazione al minimo cenno di pericolo. AlimentazioneLa dieta del crociere delle pinete si compone in massima parte di pinoli di pino silvestre, del quale vengono consumate anche le infiorescenze e i germogli: questi uccelli frequentano però per nutrirsi anche piante di larice, peccio, ontano e pioppo[3]. RiproduzioneLa stagione riproduttiva comincia in dicembre e termina in aprile: durante questo periodo vengono generalmente portate avanti due covate, conformemente con la disponibilità di cibo[3]. La costruzione del nido, una coppa di rametti foderata internamente da materiale più morbido posta fra i rami di pino, e la cova delle 2-5 uova (di colore biancastro con rada maculatura bruno-rossiccia, più fitta ai poli) sono a completo carico della femmina, col maschio che può fornire parte del materiale da costruzione e che in ogni caso si occupa di fare la guardia ai dintorni durante le operazioni di edificazione del nido ed incubazione delle uova, oltre a reperire il nutrimento per sé e per la compagna ed a collaborare con essa nelle cure parentali verso i nidiacei. Questi schiudono dopo circa due settimane di cova, ciechi ed implumi, e sono pronti per involarsi attorno alle tre settimane di vita: essi tendono tuttavia ad allontanarsi in maniera definitiva dal nido non prima del mese e mezzo dalla schiusa. Distribuzione e habitatLa specie è diffusa in Europa settentrionale, dalla Fennoscandia al fiume Pečora attraverso i paesi baltici, spingendosi a sud fino alla Bielorussia centro-settentrionale ed alle estreme propaggini nord-orientali della Polonia: una piccola popolazione è presente anche in Scozia, dove vive in simpatria col crociere scozzese. In Italia la specie è accidentale. L'habitat del crociere delle pinete, come intuibile dal nome comune, è rappresentato dalle pinete ben mature di pino silvestre: questi uccelli, tuttavia, si adattano anche ad aree più degradate, come la pineta secondaria o le pinete con aree aperte. Note
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