Questi pesci presentano una vera e propria corazza a protezione del corpo, composta da placche ossee e scaglie robuste che, incastrandosi tra loro in 3-4 file, avvolgono l'intera parte superiore del corpo (il ventre è escluso dalla protezione).
Ma la particolarità anatomica più nota di queste specie è la bocca a ventosa, evoluzione dovuta al regime alimentare a cui questa famiglia si è abituata.
Il motivo principale è ovviamente la dieta, ma il fattore habitat non è da meno: infatti sono pesci che vivono in corsi d'acqua relativamente turbolenti (se non in vere e proprie rapide) e nutrirsi attaccandosi al cibo senza correre il rischio di venire trascinati dalla corrente, di perdere il cibo e di sfiancarsi nuotando contro corrente è un vantaggio a cui non possono sottrarsi. Ecco quindi che si sviluppano labbra sempre più grandi e piatte, mentre il corpo si appiattisce sul ventre per facilitarne l'idrodinamicità.
Al contempo la vescica natatoria perde la sua funzione e la bocca si dota di denti adatti a raspare e a grattare i vegetali.
La bocca a ventosa permette inoltre ai loricariidi di espandere il loro raggio d'azione e inoltrarsi anche in acque molto movimentate dove prima non potevano spingersi, al riparo soprattutto dai loro predatori.
Un'altra caratteristica di queste specie è la colorazione tipicamente mimetica, dal bruno al verde, dal nero al beige.
Alcune specie presentano inoltre vere e proprie spine nell'opercolo branchiale e nelle pinne dorsale e pettorali (costituite dai primi raggi) che in alcuni esemplari possono anche ferire se maneggiati senza attenzione.
Acquariofilia
Numerose sono le specie di loricaridi allevate in acquari pubblici ma soprattutto allevate in acquari privati dagli appassionati di tutto il mondo. La specie più diffusa e conosciuta è Hypostomus plecostomus, ma negli ultimi decenni, grazie anche alla scoperta di nuove specie e alla maggior conoscenza dei loro luoghi d'origine, le specie commercializzate sono decine.
Tassonomia
Attualmente[2] la famiglia Loricariidae comprende 871 specie, suddivise in 7 sottofamiglie e 1 categoria di incertae sedis.