Lodoïska
Lodoïska è un'opera (comédie-héroique) in tre atti di Luigi Cherubini su libretto di Claude-François Fillette-Loraux, tratto dal romanzo Les Aventures du Chevalier de Faublas di Jean-Baptiste Louvet de Coudray. Debuttò a Parigi, al Théâtre Feydeau, il 18 luglio 1791. Interpreti della prima rappresentazione
TramaDourlinski è un barone malvagio a cui è stata affidata in modo malaccorto la giovane Lodoïska. Da par suo, il cattivo tenta di sposarla, anche se non è corrisposto. Lodoïska infatti ama Floreski, che condivide i suoi sentimenti, ma un impedimento di ordine politico si è frapposto in passato al loro amore. L'amato giunge in prossimità del castello da dove Lodoïska da una torre invoca aiuto. Floreski e il servo Varbel si travestono, si fingono i fratelli della giovane e chiedono di poterla portar via. Tuttavia vengono smascherati e imprigionati. Tutto sembra perduto quando i tartari (che peraltro sono in debito con il generoso Floreski) assaltano il castello, lo conquistano e riportano le cose al loro posto: il cattivo viene imprigionato e la coppia di amanti può alla fine ricongiungersi. L'operaL'esordio di Cherubini a Parigi fu difficile: il suo Démophon (1788) fu un chiaro insuccesso. Allora egli tentò la carta dell'opéra-comique, che stava trapassando dall'Opera comica propriamente detta verso un genere più vasto, non strettamente (o meglio esclusivamente) legato alla comicità. Tanto è vero che questa viene definita comédie-héroique, quasi un'area di passaggio ideale tra l'ironia e l'eroismo, che aveva e avrebbe acquistato un suo spazio importante e ben definito. Il tema prescelto per l'opera di Cherubini ricalca quello di almeno una dozzina di altre opere, precedenti e seguenti, tra cui alcune piuttosto importanti. Tra queste l'omonima opera di Simon Mayr, Fidelio di Ludwig van Beethoven, e Torvaldo e Dorliska di Gioachino Rossini, anche se con diverse variazioni nella trama. Lodoïska di Cherubini fu un grande successo, gli diede fama e gli schiuse la carriera che pareva arrivata a un punto cruciale. Il tema delle trame complicate e in qualche modo poco credibili, con travestimenti, contrattempi e impedimenti al ricongiungimento degli amanti, ma che alla fine si risolvono con la condanna del cattivo e la gloria dei buoni, non erano per nulla una novità. In tutta l'opera, il ballo e il teatro, sia barocco che settecentesco, si ritrova questo filone, magari ispirato ai classici e risolto da dèi ex machina o personaggi idealizzati. Qui si profila comunque un'atmosfera specifica, che costituisce in qualche modo un filone a sé stante. La tensione drammatica (che a volte passa sopra gli aspetti anche secondari ma che riecheggiano l'originario sapore comico della commedia) e la scrittura orchestrale innovativa per un'opera lirica di questo genere, furono dunque ben compresi dal pubblico. Mostrando così che (per via di questa e molte altre opere) i tempi erano maturi per traghettare l'opera settecentesca verso quella del mondo romantico. Discografia
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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