Lipodistrofia
Per lipodistrofia, in campo medico, si intende una manifestazione clinica caratterizzata da un'anormale o degenerativa condizione del tessuto adiposo. Si può manifestare come ridistribuzione dei lipidi nel corpo avendo di fatto in alcune parti una mancanza e in altre un eccesso dei grassi, riguardando soprattutto le guance o sulla parte posteriore del collo.[1] EtimologiaIl termine deriva dal greco, "lipo" che significa grasso e "distrofia" alterazione della normale crescita. TipologiaEsistono varie tipologie fra cui la lipodistrofia di Dunnigan, un'anomalia genetica con caratteristiche simili alla sindrome metabolica. La sindrome lipodistrofica è una condizione che si manifesta nelle persone HIV positive a seguito delle terapie farmacologiche. Un'altra forma di tale malattia è l'emiatrofia facciale, dove si riscontra la scomparsa del grasso negli strati di pelle di una parte del volto.[2] Casi di parziale lipodistrofia sono stati descritti da studiosi e attualmente sono sotto controlli medici, dove si evincono fra l'altro forme di diabete e infertilità.[3] EziologiaLe cause di tale anomalie sono soprattutto di carattere genetico, ma la Lipodistrofia può essere dovuta anche a malnutrizione e all'assunzione di determinati farmaci, come anti-retrovirali per il trattamento di infezione da HIV.[4] TerapieAttualmente si stanno effettuando esperimenti per comprendere quali terapie farmacologiche siano più efficaci (come la terapia a base di leptina).[5] Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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