Lipit-IshtarDove non diversamente specificato, le date menzionate in questa voce seguono la cronologia media.
Lipit-Ishtar (fl. XX secolo a.C.) è stato un sovrano amorreo dell'età paleo-babilonese. BiografiaLipit-Ishtar (anche Lipit-Eshtar), ca. 1870 a.C. - 1860 a.C. secondo la cronologia bassa o ca. 1934 - 1924 a.C., secondo la cronologia media, è stato il quinto re della Prima dinastia di Isin, succedendo al padre, Ishme-Dagan. Regnò dieci anni secondo la Lista reale sumerica[r 2]. Solo alcuni documenti e iscrizioni reali del suo tempo sono sopravvissuti. È conosciuto per alcuni inni in lingua sumera scritti in suo onore. Particolarmente importante è il cosiddetto Codice di Lipit-Ishtar, una raccolta di norme, preceduta da un prologo e chiusa da un epilogo. Gli articoli, che sono stati decifrati sono circa una quarantina e rappresentano un terzo dell'intera raccolta[1]. Trattano della locazione delle navi, dell'enfiteusi, di reati connessi alle coltivazioni dei terreni e della gestione degli animali. Inoltre affronta argomenti inerenti alla schiavitù e alla falsa testimonianza. Sono anche stigmatizzati tutti i comportamenti, per i quali era possibile perdere la proprietà dei beni[1]. Spazio importante era anche dedicato al matrimonio ai diritti dei figli e all'eredità. Principi sui quali fu poi basata l'educazione scolastica per diversi anni dopo la sua morte. Precede di circa 200 anni il Codice di Hammurabi. La prima metà del Codice di Lipit-Ishtar non è mai stato trovato, ma i frammenti che ci sono pervenuti, ci hanno permesso di avere un affascinante spaccato della vita quotidiana di questa antica civiltà, con la disciplina sull'uso delle imbarcazioni, sulle transazioni immobiliari (soprattutto frutteti), sul sistema di schiavitù, sulla nobiltà, sull'ereditarietà, sul matrimonio e sulla regolazione del bestiame (buoi).[2] Alcuni articoli del codice
Reperti archeologici
Iscrizioni cuneiformiNote
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|