Lino Ziller
Lino Ziller (Revò, 9 maggio 1908 – Bolzano, 16 ottobre 1975) è stato un politico e partigiano italiano, primo sindaco di Bolzano nel secondo dopoguerra. BiografiaNato a Revò, in val di Non, si trasferì con la famiglia a Bolzano nel 1922.[1] Durante la seconda guerra mondiale entrò nella resistenza[2], ed al termine del conflitto fu il rappresentante del Comitato di liberazione nazionale nel neonato quotidiano Alto Adige[3]. Perfettamente bilingue ed integrato nel tessuto sociale altoatesino, fu eletto nel 1948 come primo sindaco di Bolzano[4], anche grazie all'appoggio della SVP di Silvius Magnago, suo primo vicesindaco.[5] Oltre al suo partito, la Democrazia Cristiana, ed all'SVP, fecero parte della prima giunta anche il PSI ed il PCI, che tuttavia uscirono dalla maggioranza il 22 settembre 1950.[6] Fu rieletto anche nella successiva legislatura 1953-1957, a capo di una giunta DC-SVP-PSDI.[6] Durante il suo primo mandato nacque, su iniziativa dello stesso Ziller, il Teatro Stabile di Bolzano[7], e la città ospitò per la prima volta l'adunata nazionale degli alpini.[8] Nel 1960 fu eletto nel consiglio provinciale di Bolzano, ed entrò a far parte della giunta provinciale[9] come assessore alle finanze e al patrimonio. In tre diversi periodi fu presidente dell'Hockey Club Bolzano: 1955-1960, 1964-1965 e 1966-1970.[10] Note
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