Lingue omotiche
Le lingue omotiche sono un gruppo di lingue, appartenenti alla famiglia linguistica delle lingue afro-asiatiche (o camito-semita), parlate in Africa orientale, per la maggior parte in Etiopia. ClassificazioneLa collocazione delle lingue omotiche all'interno della famiglia camito-semitica è ancora dibattuta. Tradizionalmente[1] erano considerate il ramo occidentale delle lingue cuscitiche, ma fino ad allora le lingue omotiche non erano molto documentate. La raccolta di nuovo materiale, effettuata nel 1969, da Harold Fleming e da Lionel Bender nel 1971, avrebbe separato l'omotico dal cuscitico. Per questi studiosi, le lingue omotiche costituirebbero un ramo a parte delle lingue afro-asiatiche, insieme alle lingue cuscitiche alle lingue semitiche, all'egizio, alle lingue libico-berbere ed alle lingue ciadiche[2][3]. C'è anche chi, come Marcello Lamberti, continua a difendere la classificazione di Greenberg, che classifica le lingue omotiche all'interno delle cuscitiche[4]. Classificazione internaSecondo Ethnologue la classificazione delle lingue omotiche sarebbe la seguente[5]: (tra parentesi tonde il numero di lingue di ogni gruppo)
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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