Lingua sukuma
Il sukuma (nome nativo kisukuma) è una lingua bantu dell'Africa orientale. La lingua sukuma viene parlata da circa 5 milioni e mezzo di persone, appartenenti all'omonima popolazione (nome nativo wasukuma), stanziata nella parte nordoccidentale della Tanzania lungo le sponde meridionali e a sud del lago Vittoria (regioni di Mwanza, Shinyanga e Kagera).[2][3] Il sukuma è la maggiore lingua tanzaniana per numero di parlanti madrelingua (circa il 13% della popolazione totale),[4] con l'eccezione dello swahili, lingua ufficiale del Paese, parlata però spesso come seconda lingua. All'interno del gruppo delle lingue bantu, viene classificata nel sottogruppo delle lingue sukuma-nyamwezi (F20), che comprende altre parlate simili della Tanzania occidentale, tra cui il nyamwezi, altra importante lingua della zona.[5][1] All'interno della lingua sukuma vengono individuate due principali forme dialettali, chiamate gwe (kigwe) e kiya. Il sukuma, analogamente a quasi tutte le lingue bantu, è una lingua tonale, con quattro toni distinti. In sukuma esistono 18 classi nominali (grosso modo corrispondenti ai generi grammaticali dell'italiano), identificate con diversi prefissi. Note
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