Lex Aelia Sentia
La lex Aelia Sentia del 4 d.C. fu disposta per contrastare gli abusi della manomissione. DescrizioneÈ citata da Gaio nelle Institutiones (I,13), a proposito dello status assunto dai servi affrancati. In particolare, questi ultimi divenuti liberti, potevano rientrare nel novero dei cittadini romani, latini o dei dediticii. La legge stabiliva che coloro che s'erano macchiati di "turpitudini", per crimini commessi o per aver combattuto contro Roma e poi essersi consegnati, divenendo così schiavi, dopo la manumissio restavano peregrini dediticii. Non era loro concesso diventare in nessun caso cittadini romani e per di più dovettero subire le seguenti restrizioni:
Ai Latini, invece, era concessa una seconda manumissio con la quale essi diventavano liberti e cittadini romani. Inoltre, erano previste delle condizioni precise per acquistare la cittadinanza romana:
Tuttavia, erano presenti eccezioni. Ad esempio, un servo minore di 30 anni poteva ugualmente essere manomesso se c'era stata una manumissio iusta causa dinanzi ad un consilium. Un servo d'età inferiore a 30 anni acquistava la cittadinanza anche se rivolgendosi al praetor o ai praesides provinciarum (nelle province), otteneva un'attestazione sul fatto di avere:
Voci correlate |
Portal di Ensiklopedia Dunia