Lepus insularisIl jackrabbit nero o lepre nera o lepre di Espiritu Santo (Lepus insularis Bryant, 1891) è un mammifero lagomorfo della famiglia dei Leporidi endemico dell'isola Espíritu Santo, in Messico. La specie è stata per lungo tempo considerata una popolazione locale affetta da melanismo di Lepus californicus, specie alla quale è assai affine anche filogeneticamente: tale popolazione insulare, vivendo in ambienti privi di predatori (l'unico predatore terrestre presente sull'isola è Bassariscus astutus, che caccia prede di taglia assai inferiore) si è potuta evolvere in isolamento, sviluppando caratteri che in un contesto continentale l'avrebbero fortemente penalizzata. DistribuzioneLa specie è endemica dell'isola di isola Espíritu Santo, nel golfo di California; è stata introdotta anche sulla vicina isola di Pichilinque[1]. DescrizioneDimensioniMisura circa 55 cm di lunghezza, per un peso di tre chili e mezzo. Aspetto![]() La specie presenta un caratteristico mantello di colore nero lucido su dorso e testa, mentre la zona ventrale ha una colorazione tendente al bruno-cannella: sulla fronte possono essere presenti sparsi peli bianchi, mentre alla base delle orecchie ed attorno agli occhi il pelo si schiarisce notevolmente, assumendo sfumature grigie. BiologiaSi tratta di animali notturni e solitari, che durante il giorno riposano in buche profonde una decina di centimetri poste all'ombra di qualche cespuglio: in caso di giornate nuvolose, tuttavia, è possibile vederli allo scoperto anche durante le ore pomeridiane. AlimentazioneSi tratta di animali erbivori: i loro cibi preferiti sono le piante erbacee, ma all'occorrenza si nutrono anche di foglie di cactus e qualsiasi altro tipo di materiale vegetale. Essendo l'isola di Espiritu Santo un posto virtualmente privo d'acqua, similmente a specie adattate alla vita in ambienti desertici l'animale non beve mai, ma ricava l'acqua di cui necessita dal cibo: questo adattamento risulta dannoso per le piante soprattutto durante la stagione secca, quando l'animale si nutre in larga parte di germogli. RiproduzioneLa stagione riproduttiva dura da gennaio ad agosto: durante questo periodo, la femmina può allevare con successo fino a tre nidiate. I maschi, quando la femmina è in estro, perdono la loro naturale cautela ed ingaggiano combattimenti anche violenti a suon di calci e pugni dati con le zampe anteriori: spesso la femmina, più grossa del maschio a parità d'età, è costretta a difendersi dalle sue eccessive attenzioni. Note
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