Leopoldo AlinariLeopoldo Alinari (Firenze, 1832 – Firenze, 1865) è stato un editore italiano. Fratello maggiore di Giuseppe e Romualdo Alinari, fondò indipendentemente nel 1854 a Firenze la casa editrice d'arte Alinari, che si specializzò presto in riproduzioni fotografiche. BiografiaNato a Firenze nel 1832, Leopoldo andò a bottega dal calcografo Giuseppe Bardi, mentre il fratello Romualdo nel laboratorio Batacchi e il fratello Giuseppe imparò il mestiere dall'intarsiatore Falcini. Leopoldo aprì un proprio laboratorio in via Cornina nel 1852, mentre la fotografia a Firenze era esclusiva dei pochi tecnici civili (Officine Galileo) e militari (Istituto Geografico Militare). Gli Alinari cominciano a riprodurre i monumenti e le opere d'arte della città su lastre che i fratelli Bisson, fotografi a Parigi, poi avrebbero venduto alla borghesia d'oltralpe.[1] Nel 1855 si affermarono come fotografi di fama internazionale, con la partecipazione all'Esposizione di Parigi; parteciparono all'Esposizione di Bruxelles del 1856; ottennero commissioni dai regnanti britannici e dagli Asburgo di Vienna. Nel 1861, all'Esposizione Italiana di Firenze vennero presentati al pubblico, per la prima volta, dei lavori di ritrattistica, tra cui alcuni ritratti dei principi e un grande panorama di Firenze in tre parti.[1] Nel 1863 gli Alinari si trasferirono nel palazzo del nuovo quartiere detto di Barbano, in via Nazionale 8. Nell'anno del trasferimento della capitale da Torino a Firenze, 1865, a novembre Leopoldo Alinari morì prematuramente, lasciando il fratello Giuseppe solo alla direzione dello stabilimento.[1] Alinari raccolse 110 000 opere d'arte prima di morire. Gli succedettero alla guida i fratelli e, dal 1890, il figlio Vittorio Alinari, che la resse fino al 1920, quando cambiò nome in IDEA. Note
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