Leo di Montefeltro
Leo o Leone (275 circa – San Leo, 366) è stato, secondo la tradizione, uno scalpellino di origine dalmata che nel 301 fu il primo vescovo di Montefeltro (che però venne ufficialmente istituita solo secoli dopo). È venerato come santo dalla Chiesa cattolica che lo commemora il 1º agosto. Agiografia![]() Le vicende legate a san Leo sono giunte fino a noi tramite la Vita Sancti Marini, testo agiografico redatto verso la fine dell'anno 900. Secondo la Vita, Leo, scalpellino originario dell'isola di Arbe, nella Dalmazia settentrionale, giunse intorno al 297 in Italia, insieme a Marino, per la ricostruzione delle mura di Rimini e per sfuggire alla persecuzione contro i Cristiani iniziata dall'imperatore Diocleziano. Il vescovo di Rimini, Gaudenzio, convocò Leo e Marino per esprimergli la sua riconoscenza. Poi consacrò il primo sacerdote e il secondo diacono. Dopo la morte di Leone il suo corpo viene deposto in un sarcofago di pietra (di esso si conserva tutt'oggi il coperchio nel Duomo). Attualmente le sue reliquie sono conservate nella chiesa di Santo Stefano a Ferrara, dove vennero trasferite dalla sede vescovile di Voghenza nel 1083.[1] CultoSan Leo, che la Chiesa cattolica ricorda il giorno 1º agosto, oltre ad essere il patrono di San Leo e dell'intera diocesi di San Marino-Montefeltro, è compatrono della Repubblica di San Marino insieme a san Marino e sant'Agata. É, inoltre, patrono dei tagliapietre. Note
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