Lelio TorelliLelio Torelli (Fano, 1498 – Firenze, 27 marzo 1576) è stato un funzionario e giurista italiano, segretario di Cosimo I de' Medici[1]. ![]() ![]() BiografiaEra figlio di Giannantonio e di Camilla Costanzi. Giunto a Firenze il Granduca lo nominò adiutore del fisco, poi primo segretario (1564). Pubblicò numerose opere giuridiche e poesie, sia in italiano che in latino. Riuscì a dirimere varie questioni giuridiche, come la contesa tra Cosimo e Lorenzino de' Medici sui beni patrimoniali della famiglia. Nel 1553, con l'approvazione del princeps, pubblicò la "genuina lezione" delle "Pandette Pisane"[2], una revisione del diritto vigente operata dal Poliziano, dal Bolognino e dai Domenicani di Bologna secondo i canoni filologici proposti dalla Scuola culta[3]. Secondo un manoscritto riscoperto da Guido Carocci, fu ucciso da Troilo Orsini in un'imboscata al Canto degli Aranci (tra le attuali via Ghibellina e via Verdi), per i sospetti di complicità con Isabella de' Medici.[4] A sua volta l'Orsini fu ferito in un attentato il 30 novembre 1577 a Parigi e morì due giorni dopo.[5] DiscendenzaSposò nel 1516 Lia Marcolini (?-1568), dalla quale ebbe cinque figli:
Note
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