LeggingsI leggings sono un tipo di pantalone aderente, indossato sulle gambe dalle donne e dagli uomini, arrivando a coprire di solito fino al polpaccio. Possono essere usati come calze senza piedi, pantaloni o indumento sportivo, e in base alla composizione dei tessuti possono essere estivi e di conseguenza più leggeri o invernali e saranno dunque più pesanti. Spesso sono detti anche pantacollant (meno comunemente pantacalze), ma non sarebbero proprio sinonimi, in quanto i pantacollant sono generalmente di seta o nylon e sono più trasparenti, quindi non adatti a essere indossati senza una maglia lunga che copra le zone intime.[1]. Non hanno niente a che vedere con i gambali (due capi separati, indossati uno per gamba) né con i collant (cuciti al piede). I leggings non sono assimilabili alla biancheria intima né tantomeno alle calze (come invece accade per calze e collant), ma si tratta di un indumento meno elegante e usato come pantalone. OrigineFino alla seconda guerra mondiale erano indossati come protezione sotto i pantaloni, dai soldati in guerra.[senza fonte] FuseauxNegli anni '50 del XX secolo, lo stilista Emilio Pucci riscopre questo elemento e crea un pantalone affusolato che chiama fuseaux (da "fuso" per la forma che regala alla figura femminile), nel 1960 Pucci lancia i pantaloni Viva dotati di uno speciale passante elastico che rimane sotto la pianta del piede mantenendo tesa la stoffa. Con l'avvento delle fibre elasticizzate, il modello con passante elastico sotto la pianta del piede (detto anche "staffa") si diffuse in ambito sportivo soprattutto nello sci, nella danza e nella ginnastica. ModaÈ solo negli anni settanta che nascono i leggings come li conosciamo ora, ispirati ai pantaloni Capri proposti da Pucci ma presentati in una variante aderente e senza piede, su invenzione della stilista Patricia Field.[2] Sulle passerelle iniziarono a comparire altri tipi di leggings, come quelli della stilista inglese Liza Bruce che nel 1987 lanciò la moda anni novanta dei pantaloncini da ciclista per il guardaroba femminile, e dei fuseaux fluorescenti.[3] Tramontati nel corso degli anni novanta, la casa Max Mara presentò nel 2006 una collezione di miniabiti abbinati a tacchi alti e leggings neri. Da lì in poi tutte le case di moda e vari designer li hanno inseriti nelle collezioni, variandone la decorazione: jeans, tinta unita, righe o fiori, black & white, animalier maculati o zebrati, liquid in lattice aderentissimi, glitter con paillettes o colori fluo. Negli ultimi anni i leggings sono entrati a far parte della moda maschile, infatti grazie alla loro comodità e versatilità un pubblico maschile sempre più numeroso sceglie di indossarli anche per via dei benefici. ComposizioneSolitamente sono realizzati in elastam, o in filati misti di nylon e cotone o poliestere, ma esistono anche modelli realizzati in lana o seta.[4] Negli ultimi anni ne sono stati prodotti di diversi modelli anche con tessuti particolari che risultano molto lucidi, simili a quelli in lattice. Esistono inoltre modelli realizzati in cuoio e latex. Differenza tra collant e leggingsNonostante il nome gergale "pantacalze" possa far pensare al nome "pantyhose" dato ai collant, collant e leggings sono due cose completamente diverse e di diversa tipologia.
Note
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