Lavagna interattiva multimediale

Lavagna interattiva multimediale al CeBIT 2007

La lavagna interattiva multimediale, detta anche L.I.M. o lavagna elettronica, è una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni. I contenuti visualizzati ed elaborati sulla lavagna potranno essere quindi digitalizzati grazie a un software di presentazione appositamente dedicato.[1]

La L.I.M. è uno strumento di integrazione con la didattica d'aula poiché coniuga la forza della visualizzazione e della presentazione tipiche della lavagna tradizionale con le opportunità del digitale e della multimedialità.[senza fonte] Nell'accezione più comune quando si parla di Sistema LIM si intende un dispositivo che comprende una superficie interattiva, un proiettore ed un computer. Oggi l'evoluzione tecnologica offre dispositivi che permettono di sfruttare le potenzialità di uno schermo interattivo e multimediale utilizzando qualsiasi tipo di superficie e pennarello, oppure attraverso schermi "tattili", anche della grandezza di un normale monitor desktop in cui il pc è incorporato.

Composizione

La lavagna interattiva multimediale è composta in prima battuta dalla superficie interattiva, un dispositivo elettronico avente le dimensioni di una tradizionale lavagna didattica, con la quale è possibile interagire usando le mani o degli appositi pennarelli (strumenti proprietari). Tali superfici si distinguono in tre categorie per quanto concerne la tecnica di visualizzazione: possono essere retroproiettate, a proiezione frontale o schermi interattivi. Le LIM retroproiettate sono dei grandi schermi collegati ad un personal computer e ad un proiettore ad ottica molto corta posto sul retro. Le LIM a proiezione frontale sono collegate ad un PC e ad un proiettore. Gli schermi interattivi di varie dimensioni, tra cui il tavolo interattivo, sono dei display "tattili" con computer incorporato. Sono disponibili in commercio anche cornici, supporti laterali o angolari, di varia dimensione, che rendono interattiva ogni tipo di superficie compresa la lavagna a pennarello, e permettono di registrare quanto scritto anche senza l'ausilio del PC. Sulla base della tecnologia usata per integrare con il PC le LIM sono classificabili in elettromagnetiche, analogico—resistive, ad infrarossi, laser, ultrasoniche, ottiche a riconoscimento immagini.[2]

Tipologia

È possibile classificare i diversi modelli di lavagna interattiva in 6 categorie principali a seconda del loro funzionamento:

Un bambino sperimenta la lavagna interattiva multimediale
  • L.I.M. a membrana resistiva: Queste lavagne sono formate da due superfici flessibili, rivestite di un materiale dalle proprietà resistive. La pressione di un dito o della punta di una penna (priva di qualunque tecnologia) crea un contatto tra i due strati flessibili, permettendo alla lavagna di individuare la posizione esatta del tocco. Su queste lavagne si può interagire con le dita o qualsiasi altro oggetto.
  • L.I.M. a infrarossi, laser o ultrasuoni: queste lavagne utilizzano un sistema di rilevamento posizionato ai lati dello schermo (strisce di sensori) che creano un reticolo invisibile sulla superficie della Lim; tale reticolo reagisce quando un qualunque oggetto interrompe i raggi emessi, individuando il punto. Le tecnologie infrarossi e laser non hanno bisogno di strumenti proprietari per l'interazione, a differenza di quelle a ultrasuoni (pennarelli o strumenti dotati di tecnologia).
  • L.I.M. con tecnologia ottica: una o più telecamere ad alta definizione, posizionate generalmente ai quattro angoli della Lim "scansionano" letteralmente tutto quello che avviene sulla superficie della lavagna. Su queste lavagne si può interagire sia con le dita che con strumenti proprietari (pennarelli o strumenti dotati di tecnologia) e non proprietari (qualunque oggetto).
  • L.I.M. con tecnologia capacitiva: queste lavagne utilizzano la differenza di "capacità" dielettrica esercitata dal contatto del dito con il vetro o la pellicola che ricopre lo schermo. Su queste lavagne si può interagire sia con le dita che con strumenti proprietari.
  • L.I.M. a funzionamento elettromagnetico: Questo tipo di lavagne funziona grazie a una tecnologia elettromagnetica. Il movimento di una penna sulla loro superficie rigida crea un campo magnetico oppure altera quello prodotto dalla lavagna, permettendo in questo modo il calcolo delle coordinate precise del punto di contatto. Su queste lavagne si può interagire solo con strumenti proprietari (pennarelli o strumenti dotati di tecnologia).
  • L.I.M. con tecnologia Anoto. Questo tipo lavagne è basato su un pattern di punti che viene riconosciuto da una penna come posizione assoluta. La penna contiene una telecamera che riconosce il motivo e che "capisce" dove si trova. La carta così trattata viene anche chiamata carta digitale

In base al tipo di lavagna si avrà una precisione di puntamento che dipende dalla risoluzione della superficie attiva. In base alla tecnologia adottata si va dai 25x25 punti per centimetro quadrato (circa 64x64 punti per pollice) ovvero 4000x3000 punti distribuiti sull'intera superficie nei modelli con fattore di forma 4:3, ai modelli più recenti che vantano risoluzioni ben più elevate di circa 400x400 punti per centimetro quadrato (circa 1000x1000 punti per pollice) ovvero 62400x46800 punti distribuiti sull'intera superficie.

Tuttavia una maggior risoluzione della superficie attiva non è sinonimo di "migliore", infatti nel peggiore dei casi, ovvero una superficie di contatto di circa 4000x3000 sulla quale viene proiettata una immagine alla risoluzione di 1024x768 punti, o nel migliore dei casi 1280x1024 punti, la lavagna fornirà una risoluzione che è ben oltre quelle che sono le necessità. È importante capire che prima di tutto la lavagna interattiva è una superficie di proiezione e non un monitor.

Gli accessori

  • I pennarelli: L'accessorio principale della L.I.M. è il pennarello, che permette di scrivere o utilizzare i comandi sullo schermo. Esistono diversi tipi di pennarello, a seconda della tecnologia impiegata dallo schermo: con batteria, senza, ricaricabili. In alcuni modelli è possibile anche usare i normali pennarelli colorati e cancellabili perché la lavagna e il software riconoscono quanto scritto su qualsiasi superficie.
  • Telecomandi, mini schermi e connessioni: Alcuni modelli offrono anche dei telecomandi utili per la risposta a distanza sulla L.I.M. di tutta la classe a test costruiti con appositi software. È possibile anche utilizzare dei mini schermi da tenere in mano o sulla cattedra. La connessione alla rete è assicurata dal PC; alcuni modelli di lavagne sono dotati di autonoma connessione wireless e di bluetooth per l'interazione con il web, con altre lavagne a distanza, con altri dispositivi presenti in classe a breve raggio.[1]

Le potenzialità

La L.I.M. è uno strumento tecnologico che coniuga quelle che in un personal computer sono le funzionalità di monitor con quelle di mouse e tastiera. In un contesto come quello delle scuole medie o superiori, queste caratteristiche implementano le occasioni di socializzazione tramite la possibilità di modificare testi ed immagini. La L.I.M. prevede una fisionomia diversa da quella di molti altri prodotti di ultima generazione: si tratta infatti di un supporto per le attività didattiche quotidiane che non viene dall'esterno, ma che piuttosto mantiene il classico paradigma didattico centrato sulla lavagna data la sua assonanza con essa e potenzia nello specifico la strategia educativa del docente[3]. È una tecnologia differente da altre quali Internet o i computer in quanto modifica le suddette pratiche didattiche e non risulta un elemento esterno del tutto nuovo a docenti ed alunni.

L'assonanza della L.I.M. con la lavagna classica ne facilita la percezione sia da parte degli alunni che degli insegnanti se essa viene utilizzata all'interno della classe. Le sue potenzialità più evidenti rispetto alla suddetta lavagna sono la multimedialità e la flessibilità, entrambe caratteristiche che incidono fortemente su motivazione, attenzione e concentrazione degli studenti[4]. In ambito didattico, questo strumento supera i limiti della trasmissione orale delle informazioni e permette infatti maggiori occasioni per l'espressione collettiva, la possibilità di analizzare da punti diversi un concetto comune da più studenti ed il conseguente incremento di attenzione e partecipazione. Ulteriore ed importante caratteristica della L.I.M. è la capacità di adeguarsi alle caratteristiche percettive e cognitive delle ultime generazioni, nate e da subito a contatto con la tecnologia (computer, smartphone in primis). La possibilità di “andare alla lavagna” per manipolare testi, immagini, filmati, animazioni o per navigare in rete introduce nuovi modelli di lezione frontale all'interno di un ambiente di apprendimento adeguato alla società dell'informazione e della conoscenza. È uno strumento che trova la sua applicazione in tutti i livelli scolastici ed in diverse aree disciplinari, dai laboratori alle lezioni regolari, permettendo una didattica del tutto innovativa.

Numerosi studi[senza fonte] del mondo anglosassone[non chiaro] hanno evidenziato le principali potenzialità dello strumento LIM. I vantaggi riguardano soprattutto la semplificazione dei concetti[non chiaro], l'interattività, l'utilizzo di risorse multimediali: la LIM aiuta a sposare all'ascolto ed alla lettura individuale la forza comunicativa di immagini e video. Un'altra potenzialità è l'interattività.

L'estrema semplicità di utilizzo è all'origine della diffusione delle LIM.[senza fonte] Le competenze necessarie per il suo impiego sono quelle di base (scrittura, apertura ed inserimento file, upload, download, uso del web). La costruzione collaborativa dei percorsi di studio fa della LIM uno strumento particolarmente efficace per la realizzazione di attività di gruppo in classe.[senza fonte] Non ultime le potenzialità dimostrate dalla LIM nel campo dell'integrazione[non chiaro].

Gli strumenti

Gli strumenti delle LIM sono complessivamente comuni a tutti i modelli: scrittura a mano e digitale, figure, riconoscimento lettere e figure, inserimento file, catture, collegamenti ipertestuali, cartelle di file e link. Tutto ciò che è collocato sulla slide, che sia scrittura a mano, testo digitale, testo incollato, immagine, video, suono, è considerato dal software un "oggetto" digitale. Come tale, esso può essere clonato, cancellato, copiato, incollato, ruotato, ingrandito, ridotto, spostato, bloccato, sovrapposto, reso ipermediale.

  • La scrittura e il disegno: la scrittura a mano quanto quella digitale tramite tastierino a vista sullo schermo è possibile in vari colori, formati, dimensioni, trasparenze, rilievi. Inoltre, si possono disegnare figure geometriche, linee, frecce in vari colori, formati, dimensioni, trasparenze, rilievi, sia a mano libera che con modelli di forme prefissate. Se si tratta di una lettera o di una parola è possibile scegliere tra varie opzioni di riconoscimento. Se si tratta di una figura, il disegno verrà riconosciuto e regolarizzato.
  • Le immagini, gli audio, i video: sullo schermo interattivo è possibile inserire qualsivoglia formato di file, immagine, audio, video. Il comando "cattura" permette di "fotografare" tutto o una sezione del desktop e di salvare la selezione nel file di presentazione della LIM. È possibile catturare porzioni di pagine del web per riutilizzarle sulla propria lavagna.
  • L'ipermedialità: ogni "oggetto, testo, immagine, ecc., può essere reso ipermediale, creando un collegamento al web, alle diapositive del file di presentazione della LIM, a file presenti nel computer su cui si opera. Il collegamento può essere lanciato cliccando sull'intero oggetto o su un'icona ad esso allegata.
  • Uso dei testi a mano e digitali: la scrittura con i pennarelli interattivi sulla superficie, sullo schermo del PC o sui principali software di scrittura è una delle più semplici ed immediate tra le risorse della LIM. Si può scrivere, cancellare, far riconoscere la grafia in caratteri digitali, sovrapporre i testi così scritti ad altri oggetti sulla schermata. Inoltre, sulla casella di testo, è attivabile anche il collegamento al Web, ad un'altra pagina della presentazione, ad un file del PC su cui si opera. Lo stesso vale per il testo digitale che dispone di una varietà di caratteri, colori, dimensioni tipiche degli editor di testo più comuni.

LIM online e offline

La LIM ha la possibilità di essere collegata alla rete (attraverso connessioni con fili o senza fili) o di essere utilizzata senza internet. Il collegamento ad internet permette in prima battuta la realizzazione di percorsi ipermediali. Inoltre, attraverso software appositi è possibile condividere a distanza il file di presentazione su cui si sta operando. Grazie a questa opportunità e al collegamento wireless o bluetooth di cui sono dotate molte lavagne, è possibile far dialogare i PC presenti in classe con la LIM, quest'ultima con una LIM presente in un'altra classe e, a sua volta, con i PC dell'altra classe ad essa collegati.

La LIM nelle scuole

L'iniziale percezione della L.I.M. è stata generalmente positiva: diversi studi condotti da Somekh, Glover e Miller hanno messo in evidenza una diretta correlazione tra il beneficio, la frequenza di utilizzo della lavagna digitale in classe e il livello di confidenza con le ICT, caratteristiche che innescano inevitabilmente una profonda e positiva trasformazione pedagogica[5]. Oltre il 95% degli insegnanti intervistati di Odic afferma di aver notato un aumento reale della motivazione sia da parte dei docenti stessi che da parte degli studenti ed anche nelle ricerche che non evidenziano correlazioni con un migliorato rendimento[6] quasi la totalità dei docenti riferisce un effetto positivo su coinvolgimento e motivazione. Gli insegnanti affermano inoltre che una tale tecnologia non può che offrire stimoli per rivedere il proprio approccio metodologico e percepiscono ricadute positive sull'efficacia della didattica. Infine, ritengono che lavorare con la lavagna digitale contribuisca a migliorare l'esposizione e la conduzione delle attività in classe e che questa nuova tecnologia li aiuti a gestire in modo più efficiente il tempo durante la lezione.

Dal 2001 al 2006, le L.I.M. installate nelle aule scolastiche sono passate da poche decine di migliaia a oltre un milione di unità e gli andamenti del mercato fanno prevedere che nei prossimi anni questa tecnologia sarà presente in una classe ogni sette. Contestualmente alla diffusione della LIM, si è prodotta una sorta di letteratura che comprende la documentazione testuale e audiovisiva delle esperienze dei docenti, studi di caso, rapporti di ricerca e monitoraggi realizzati da centri di ricerca ed università per valutare le ricadute delle iniziative intraprese da enti e istituzioni.

L'introduzione della lavagna interattiva multimediale nella scuola italiana risale al 2006 quando il Ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ne ha annunciato l'introduzione in Italia[7][8]. L'iniziativa è stata poi ripresa, nell'ottobre 2008, dal ministro Maria Stella Gelmini che ha rilanciato il piano[9] con l'obiettivo di dotare le scuole italiane di 10.000 lavagne multimediali[10][11]. Da una nota del 2 aprile 2012 risulterebbe che dall'indagine voluta dal ministro Maria Stella Gelmini l'82% delle scuole pubbliche e il 18,5% di quelle paritarie posseggano una LIM[12].

Critiche

Non sono mancate perplessità e critiche rispetto l'introduzione della LIM da parte di docenti e esperti di educazione.[13] In particolare viene criticato l'eccessivo costo, le interruzioni per malfunzionamenti, il fatto che non venga valutato il reale impatto sui risultati degli studenti e che dunque la LIM sia soprattutto uno strumento d'immagine poco supportato (o addirittura in contraddizione) con i presupposti pedagogici[14]. Alcuni interventi, pur rilevando che studi qualitativi hanno dimostrato una positiva percezione d'uso della LIM da parte di discenti e docenti sostengono "non esserci prove scientificamente sostenibili sull'efficacia della LIM".[15] Nell'autunno 2015 è stata pubblicata la prima analisi statistica sull'efficacia delle tecnologie digitali nelle scuole secondarie di I grado in Italia a livello di apprendimenti.[16] All'interno dello studio si legge che tra il 2010 e il 2014 non si registra alcuna relazione positiva tra la dotazione di LIM dei plessi scolastici e la loro performance media nelle prove Invalsi in italiano e matematica. Il Piano Nazionale Scuola Digitale documenta nel 2015 che sono state assegnate 35.114 LIM grazie ad uno stanziamento complessivo di 93.354.571 euro, di cui 80.937.600 euro per l’acquisto di LIM e 12.416.971 euro per la formazione di 72.357 docenti all’uso sia tecnico che didattico delle LIM stesse[17].

Note

  1. ^ a b Giovanni Bonaiuti, Didattica attiva con la LIM - Metodologie, strumenti e materiali con la Lavagna Interattiva Multimediale, Edizioni Erickson
  2. ^ Lim. A scuola con la lavagna interattiva multimediale. Nuovi linguaggi per innovare la didattica di Biondi G. Editore Giunti Editore
  3. ^ G.Bonaiuti, Didattica attiva con la LIM. Metodologie, strumenti e materiali con la Lavagna Interattiva Multimediale, Firenze, 2009.
  4. ^ M.Ferramosca, C.Tempesta, La Lavagna Interattiva Multimediale nella Scuola Primaria una vera "Rivoluzione" nella didattica quotidiana, Trento, 2009.
  5. ^ B.Somekh, Pedagogy and learning with ICT: researching the Art of innovation, 2007.
  6. ^ I.Hall, S.Higgins, Primary School students' perceptions of interactive whiteboards.
  7. ^ Comunicato stampa del MIUR, su pubblica.istruzione.it, 11 settembre 2006. URL consultato il 28 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2009).
  8. ^ Clotilde Veltri, Fioroni promuove la Finanziaria - "Sicurezza e obbligo a 16 anni", in la Repubblica, 3 ottobre 2006. URL consultato il 28 ottobre 2009.
  9. ^ Comunicato stampa del MIUR, su pubblica.istruzione.it, 2 ottobre 2008. URL consultato il 28 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2008).
  10. ^ Scuola, ministro annuncia lavagna interattiva e pagella online, in Reuters, 2 ottobre 2008. URL consultato il 28 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  11. ^ Giacomo Dotta, Nelle scuole arriva la lavagna interattiva, in Webnews, 3 ottobre 2008. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2015).
  12. ^ Salvo Intravaia, Le private? Sono dieci anni indietro. Gap tecnologico delle scuole paritarie, su repubblica.it, la Repubblica, 3 aprile 2012. URL consultato il 4 aprile 2012.
  13. ^ Norberto Bottani - libera traduzione da Bill Ferriter, Perché odio le LIM, su adiscuola.it, 3 febbraio 2010. URL consultato il 13 dicembre 2012.
  14. ^ Marco Gui, Il digitale a scuola.Rivoluzione o abbaglio? , 2019, il Mulino, Bologna, ISBN 978 88 15 28320 7
  15. ^ Cosa sappiamo circa l'efficacia della LIM nel contesto scolastico? di Ilaria Salvadori, 3-5-2012, accesso 13-12-2012
  16. ^ Giusti S., Gui M., Micheli M. e Parma A. (2015), Gli effetti degli investimenti in tecnologie digitali nelle scuole del Sud Italia, NUVAP (Presidenza del Consiglio dei Ministri) [1] Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  17. ^ Piano Nazionale Scuola Digitale. MIUR, 2015, p. 12.https://www.miur.gov.it/documents/20182/50615/Piano+nazionale+scuola+digitale.pdf/5b1a7e34-b678-40c5-8d26-e7b646708d70?version=1.1&t=1496170125686

Bibliografia

  • Lavagne Interattive Multimediali Archiviato il 25 agosto 2016 in Internet Archive., in "Bricks", n. 1, giugno 2011.
  • Giovanni Biondi (progetto, cura del volume e introduzione di), A scuola con la lavagna interattiva multimediale, Firenze, Giunti, 2008. ISBN 978-88-09-06397-6.
  • Giovanni Bonaiuti, Didattica attiva con la LIM. Metodologie, strumenti e materiali con la lavagna interattiva multimediale, con Cd-Rom, Trento, Erickson, 2009. ISBN 978-88-6137-519-2.
  • Roberto Gagliardi, Mario Gabbari, Antonio Gaetano, La Scuola con la LIM. Guida didattica per la Lavagna Interattiva Multimediale, Brescia, La Scuola, 2010. ISBN 978-88-350-2617-4.
  • Gian Marco Malagoli, Insegnare e apprendere con la L. I. M. (lavagna interattiva multimediale), Rimini, Guaraldi, 2010. ISBN 978-88-8049-487-4.
  • Marco Gui, Il digitale a scuola. Rivoluzione o abbaglio?, 2019, il Mulino, Bologna, ISBN 978 88 15 28320 7

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