Lavagna interattiva multimedialeLa lavagna interattiva multimediale, detta anche L.I.M. o lavagna elettronica, è una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni. I contenuti visualizzati ed elaborati sulla lavagna potranno essere quindi digitalizzati grazie a un software di presentazione appositamente dedicato.[1] La L.I.M. è uno strumento di integrazione con la didattica d'aula poiché coniuga la forza della visualizzazione e della presentazione tipiche della lavagna tradizionale con le opportunità del digitale e della multimedialità.[senza fonte] Nell'accezione più comune quando si parla di Sistema LIM si intende un dispositivo che comprende una superficie interattiva, un proiettore ed un computer. Oggi l'evoluzione tecnologica offre dispositivi che permettono di sfruttare le potenzialità di uno schermo interattivo e multimediale utilizzando qualsiasi tipo di superficie e pennarello, oppure attraverso schermi "tattili", anche della grandezza di un normale monitor desktop in cui il pc è incorporato. ComposizioneLa lavagna interattiva multimediale è composta in prima battuta dalla superficie interattiva, un dispositivo elettronico avente le dimensioni di una tradizionale lavagna didattica, con la quale è possibile interagire usando le mani o degli appositi pennarelli (strumenti proprietari). Tali superfici si distinguono in tre categorie per quanto concerne la tecnica di visualizzazione: possono essere retroproiettate, a proiezione frontale o schermi interattivi. Le LIM retroproiettate sono dei grandi schermi collegati ad un personal computer e ad un proiettore ad ottica molto corta posto sul retro. Le LIM a proiezione frontale sono collegate ad un PC e ad un proiettore. Gli schermi interattivi di varie dimensioni, tra cui il tavolo interattivo, sono dei display "tattili" con computer incorporato. Sono disponibili in commercio anche cornici, supporti laterali o angolari, di varia dimensione, che rendono interattiva ogni tipo di superficie compresa la lavagna a pennarello, e permettono di registrare quanto scritto anche senza l'ausilio del PC. Sulla base della tecnologia usata per integrare con il PC le LIM sono classificabili in elettromagnetiche, analogico—resistive, ad infrarossi, laser, ultrasoniche, ottiche a riconoscimento immagini.[2] TipologiaÈ possibile classificare i diversi modelli di lavagna interattiva in 6 categorie principali a seconda del loro funzionamento:
In base al tipo di lavagna si avrà una precisione di puntamento che dipende dalla risoluzione della superficie attiva. In base alla tecnologia adottata si va dai 25x25 punti per centimetro quadrato (circa 64x64 punti per pollice) ovvero 4000x3000 punti distribuiti sull'intera superficie nei modelli con fattore di forma 4:3, ai modelli più recenti che vantano risoluzioni ben più elevate di circa 400x400 punti per centimetro quadrato (circa 1000x1000 punti per pollice) ovvero 62400x46800 punti distribuiti sull'intera superficie. Tuttavia una maggior risoluzione della superficie attiva non è sinonimo di "migliore", infatti nel peggiore dei casi, ovvero una superficie di contatto di circa 4000x3000 sulla quale viene proiettata una immagine alla risoluzione di 1024x768 punti, o nel migliore dei casi 1280x1024 punti, la lavagna fornirà una risoluzione che è ben oltre quelle che sono le necessità. È importante capire che prima di tutto la lavagna interattiva è una superficie di proiezione e non un monitor. Gli accessori
Le potenzialitàLa L.I.M. è uno strumento tecnologico che coniuga quelle che in un personal computer sono le funzionalità di monitor con quelle di mouse e tastiera. In un contesto come quello delle scuole medie o superiori, queste caratteristiche implementano le occasioni di socializzazione tramite la possibilità di modificare testi ed immagini. La L.I.M. prevede una fisionomia diversa da quella di molti altri prodotti di ultima generazione: si tratta infatti di un supporto per le attività didattiche quotidiane che non viene dall'esterno, ma che piuttosto mantiene il classico paradigma didattico centrato sulla lavagna data la sua assonanza con essa e potenzia nello specifico la strategia educativa del docente[3]. È una tecnologia differente da altre quali Internet o i computer in quanto modifica le suddette pratiche didattiche e non risulta un elemento esterno del tutto nuovo a docenti ed alunni. L'assonanza della L.I.M. con la lavagna classica ne facilita la percezione sia da parte degli alunni che degli insegnanti se essa viene utilizzata all'interno della classe. Le sue potenzialità più evidenti rispetto alla suddetta lavagna sono la multimedialità e la flessibilità, entrambe caratteristiche che incidono fortemente su motivazione, attenzione e concentrazione degli studenti[4]. In ambito didattico, questo strumento supera i limiti della trasmissione orale delle informazioni e permette infatti maggiori occasioni per l'espressione collettiva, la possibilità di analizzare da punti diversi un concetto comune da più studenti ed il conseguente incremento di attenzione e partecipazione. Ulteriore ed importante caratteristica della L.I.M. è la capacità di adeguarsi alle caratteristiche percettive e cognitive delle ultime generazioni, nate e da subito a contatto con la tecnologia (computer, smartphone in primis). La possibilità di “andare alla lavagna” per manipolare testi, immagini, filmati, animazioni o per navigare in rete introduce nuovi modelli di lezione frontale all'interno di un ambiente di apprendimento adeguato alla società dell'informazione e della conoscenza. È uno strumento che trova la sua applicazione in tutti i livelli scolastici ed in diverse aree disciplinari, dai laboratori alle lezioni regolari, permettendo una didattica del tutto innovativa. Numerosi studi[senza fonte] del mondo anglosassone[non chiaro] hanno evidenziato le principali potenzialità dello strumento LIM. I vantaggi riguardano soprattutto la semplificazione dei concetti[non chiaro], l'interattività, l'utilizzo di risorse multimediali: la LIM aiuta a sposare all'ascolto ed alla lettura individuale la forza comunicativa di immagini e video. Un'altra potenzialità è l'interattività. L'estrema semplicità di utilizzo è all'origine della diffusione delle LIM.[senza fonte] Le competenze necessarie per il suo impiego sono quelle di base (scrittura, apertura ed inserimento file, upload, download, uso del web). La costruzione collaborativa dei percorsi di studio fa della LIM uno strumento particolarmente efficace per la realizzazione di attività di gruppo in classe.[senza fonte] Non ultime le potenzialità dimostrate dalla LIM nel campo dell'integrazione[non chiaro]. Gli strumentiGli strumenti delle LIM sono complessivamente comuni a tutti i modelli: scrittura a mano e digitale, figure, riconoscimento lettere e figure, inserimento file, catture, collegamenti ipertestuali, cartelle di file e link. Tutto ciò che è collocato sulla slide, che sia scrittura a mano, testo digitale, testo incollato, immagine, video, suono, è considerato dal software un "oggetto" digitale. Come tale, esso può essere clonato, cancellato, copiato, incollato, ruotato, ingrandito, ridotto, spostato, bloccato, sovrapposto, reso ipermediale.
LIM online e offlineLa LIM ha la possibilità di essere collegata alla rete (attraverso connessioni con fili o senza fili) o di essere utilizzata senza internet. Il collegamento ad internet permette in prima battuta la realizzazione di percorsi ipermediali. Inoltre, attraverso software appositi è possibile condividere a distanza il file di presentazione su cui si sta operando. Grazie a questa opportunità e al collegamento wireless o bluetooth di cui sono dotate molte lavagne, è possibile far dialogare i PC presenti in classe con la LIM, quest'ultima con una LIM presente in un'altra classe e, a sua volta, con i PC dell'altra classe ad essa collegati. La LIM nelle scuoleL'iniziale percezione della L.I.M. è stata generalmente positiva: diversi studi condotti da Somekh, Glover e Miller hanno messo in evidenza una diretta correlazione tra il beneficio, la frequenza di utilizzo della lavagna digitale in classe e il livello di confidenza con le ICT, caratteristiche che innescano inevitabilmente una profonda e positiva trasformazione pedagogica[5]. Oltre il 95% degli insegnanti intervistati di Odic afferma di aver notato un aumento reale della motivazione sia da parte dei docenti stessi che da parte degli studenti ed anche nelle ricerche che non evidenziano correlazioni con un migliorato rendimento[6] quasi la totalità dei docenti riferisce un effetto positivo su coinvolgimento e motivazione. Gli insegnanti affermano inoltre che una tale tecnologia non può che offrire stimoli per rivedere il proprio approccio metodologico e percepiscono ricadute positive sull'efficacia della didattica. Infine, ritengono che lavorare con la lavagna digitale contribuisca a migliorare l'esposizione e la conduzione delle attività in classe e che questa nuova tecnologia li aiuti a gestire in modo più efficiente il tempo durante la lezione. Dal 2001 al 2006, le L.I.M. installate nelle aule scolastiche sono passate da poche decine di migliaia a oltre un milione di unità e gli andamenti del mercato fanno prevedere che nei prossimi anni questa tecnologia sarà presente in una classe ogni sette. Contestualmente alla diffusione della LIM, si è prodotta una sorta di letteratura che comprende la documentazione testuale e audiovisiva delle esperienze dei docenti, studi di caso, rapporti di ricerca e monitoraggi realizzati da centri di ricerca ed università per valutare le ricadute delle iniziative intraprese da enti e istituzioni. L'introduzione della lavagna interattiva multimediale nella scuola italiana risale al 2006 quando il Ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ne ha annunciato l'introduzione in Italia[7][8]. L'iniziativa è stata poi ripresa, nell'ottobre 2008, dal ministro Maria Stella Gelmini che ha rilanciato il piano[9] con l'obiettivo di dotare le scuole italiane di 10.000 lavagne multimediali[10][11]. Da una nota del 2 aprile 2012 risulterebbe che dall'indagine voluta dal ministro Maria Stella Gelmini l'82% delle scuole pubbliche e il 18,5% di quelle paritarie posseggano una LIM[12]. CriticheNon sono mancate perplessità e critiche rispetto l'introduzione della LIM da parte di docenti e esperti di educazione.[13] In particolare viene criticato l'eccessivo costo, le interruzioni per malfunzionamenti, il fatto che non venga valutato il reale impatto sui risultati degli studenti e che dunque la LIM sia soprattutto uno strumento d'immagine poco supportato (o addirittura in contraddizione) con i presupposti pedagogici[14]. Alcuni interventi, pur rilevando che studi qualitativi hanno dimostrato una positiva percezione d'uso della LIM da parte di discenti e docenti sostengono "non esserci prove scientificamente sostenibili sull'efficacia della LIM".[15] Nell'autunno 2015 è stata pubblicata la prima analisi statistica sull'efficacia delle tecnologie digitali nelle scuole secondarie di I grado in Italia a livello di apprendimenti.[16] All'interno dello studio si legge che tra il 2010 e il 2014 non si registra alcuna relazione positiva tra la dotazione di LIM dei plessi scolastici e la loro performance media nelle prove Invalsi in italiano e matematica. Il Piano Nazionale Scuola Digitale documenta nel 2015 che sono state assegnate 35.114 LIM grazie ad uno stanziamento complessivo di 93.354.571 euro, di cui 80.937.600 euro per l’acquisto di LIM e 12.416.971 euro per la formazione di 72.357 docenti all’uso sia tecnico che didattico delle LIM stesse[17]. Note
Bibliografia
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