Lauteraarhorn

Lauteraarhorn
La montagna vista dal lago di Grimsel (da est).
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone  Berna
Altezza4 042 m s.l.m.
Prominenza128 m
Isolamentokm
CatenaAlpi
Coordinate46°35′00″N 8°07′41″E
Data prima ascensione8 agosto 1842
Autore/i prima ascensionePierre Jean Édouard Desor, Christian Girard, Arnold Escher von der Linth con le guide Melchior Bannholzer and Jakob Leuthold
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Svizzera
Lauteraarhorn
Lauteraarhorn
Mappa di localizzazione: Alpi
Lauteraarhorn
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Bernesi
SottosezioneAlpi Bernesi
in senso stretto
SupergruppoCatena Schreckhorn-Wetterhorn
GruppoGruppo del Schreckhorn
CodiceI/B-12.II-C.6

Il Lauteraarhorn (4.042 m s.l.m.) è un monte che fa parte del Massiccio dell'Aar, nelle Alpi Bernesi, in Svizzera. È affiancato dallo Schreckhorn a Nord e dal Finsteraarhorn a Sud.

Caratteristiche

Il Lauteraarhorn (al centro) visto da sud. Al centro sinistra lo Schreckhorn; sulla destra il Klein Lauteraarhorn e poi l'Hugihorn.

Ai piedi del Lauteraarhorn si trovano i ghiacciai Lauteraargletscher e Finsteraargletscher, che successivamente confluiscono nell'Unteraargletscher.

Ascensione

La prima salita alla vetta fu compiuta l'8 agosto 1842 da parte dei geologi Pierre Jean Édouard Desor, Christian Girard, Arnold Escher von der Linth con le guide Melchior Bannholzer e Jakob Leuthold. L'ascensione di questa e altre vette circostanti, rientrava nel programma studi che si stavano conducendo sull'orografia e la comprensione delle glaciazioni del passato.

L'ascesa è tuttora non agevole in quanto richiede una marcia di avvicinamento di 22 km prima di arrivare al bivacco denominato Aarbiwak.[1]. Infatti occorre partire dal Grimselsee, risalire l'Unteraargletscher e poi il Finsteraargletscher prima di arrivare al bivacco. Dal bivacco si risale lo Strahlegg gletscher. Poi per risalti rocciosi e pendii nevosi si sale il versante sud della montagna fino ad innestarsi sulla cresta sud-est che conduce alla vetta. La via è classificata AD[2].

Note

  1. ^ Richard Goedeke, 4000 des Alpes. Toutes les voies normales des sommets de 4000 mètres, pagg. 50-53, LIBRIS, 2007
  2. ^ Descrizione della via su digilander.libero.it, su digilander.libero.it. URL consultato l'11 settembre 2013.

Bibliografia

  • Helmut Dumler e Willi P. Burkhardt: Viertausender der Alpen. Bergverlag Rother, München 2001, ISBN 3-7633-7427-2.

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Collegamenti esterni

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