La trappola (Pirandello)
La trappola è una novella di Luigi Pirandello. TramaIl racconto è organizzato in forma di monologo interiore di un uomo che sta parlando con un interlocutore immaginario. Inizia raccontando che di notte gli oggetti non dormono ma restano nella stessa posizione che tengono di giorno e, a differenza dell'essere umano che è mortale, gli oggetti rimangono e vengono vissuti da più persone. I vestiti, per esempio, vengono portati da più persone, lo specchio per anni specchierà sempre persone diverse. L'uomo continua parlando della vita che ritiene una trappola da cui non ci si può liberare, infatti per lui la vita non ha alcun senso perché si morirà per forza senza far nulla per evitare la morte. Continua il discorso affermando che anche le donne sono una trappola, infatti seducono gli uomini, ci si accoppiano, e mettono alla luce tanti "piccoli morti" che sono a loro volta in trappola perché appena nati iniziano a morire. Il narratore racconta di essere caduto lui stesso nella trappola di una donna che aiutava suo padre malato, lei non poteva avere figli e così aveva estorto una gravidanza al protagonista e poi era scappata con il marito. Il brano si conclude con l'uomo che medita perché vorrebbe che suo padre molto malato venisse liberato dalla "trappola" e lui stesso vorrebbe ciò anche per sé.[1][2] Cronistoria
Edizioni
Note
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