La balia (film)
La balia è un film del 1999 diretto da Marco Bellocchio. Il film è liberamente tratto dall'omonima novella di Luigi Pirandello. Fu presentato in concorso al 52º Festival di Cannes.[1] TramaNella Roma umbertina, percorsa da fermenti sociali e repressione poliziesca, in una famiglia dell'alta borghesia nasce un figlio. La vita dei genitori, lo psichiatra professor Mori e la moglie Vittoria, viene trasformata: pur compiendo i propri doveri di madre, Vittoria non riesce a provare alcun sentimento per la creatura che ha dato alla luce e il bambino non si attacca al seno della madre. Mori decide di prendere una balia; la scelta cade su Annetta, una ragazza che ha intravisto in treno insieme a un gruppo di sovversivi. Annetta si dedica al neonato con grande affetto, ma le sue attenzioni nei confronti del figlio aumentano l'angoscia di Vittoria. RiconoscimentiIl film ha vinto il David di Donatello per il miglior costumista ed è stato candidato per il miglior direttore della fotografia e il miglior scenografo. Ha ricevuto due candidature ai Nastri d'argento, per la migliore attrice non protagonista (Maya Sansa) e la migliore fotografia.
ProduzioneIl film è stato girato a Monte Porzio Catone (RM), a Villa Parisi, a Castiglioncello (LI) nell'ospedale dismesso di Santa Maria della Pietà e a Roma vicino a piazza Campitelli, nell'autunno del 1998. Note
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