Nel nome del padre è un film del 1972 diretto da Marco Bellocchio.
Il film è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare[1].
Trama
1958, anno della morte di Pio XII. In collegio entra Angelo Transeunti: bello, anticonformista e teorizzatore del Superuomo. Fin da subito, dimostra un'avversione alle regole vetuste dell'istituto, mettendosi contro il vicerettore Padre Corazza.
Il carisma del giovane ribelle irretisce i compagni, e con un gruppo di essi organizza uno spettacolo blasfemo e grottesco in cui vengono messi alla berlina la fede e il timor di Dio.
Successivamente, gli inservienti - degli emarginati che subiscono l'estremo sfruttamento mascherato da carità cristiana- si rivoltano dopo il suicidio disperato di uno di loro.
Alla notizia dell'ammutinamento, gli studenti decidono di ribellarsi a loro volta. Tuttavia, nel momento in cui si tenta un'alleanza coi domestici, i ragazzi, gelosi del proprio status sociale, rifiutano di partecipare. Intanto, anche lo sciopero dei servitori si placa, e Salvatore, capo degli ammutinati, viene licenziato.
Nel finale, Angelo e il folle inserviente Dino si recano nei pressi di un "pero miracoloso" oggetto di peregrinazioni spirituali, ed abbattono l'albero, affermando che "tutto ciò che è anti-scientifico dev'essere eliminato".
Produzione
Il film è stato girato nei primi mesi del 1971 a Roma presso l'ex liceo Massimo in piazza dei Cinquecento e nel teatro Carlo Goldoni ed anche a Bobbio.
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Nel nome del padre, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Nel nome del padre, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Nel nome del padre, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Nel nome del padre, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Nel nome del padre, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Nel nome del padre, su FilmAffinity.
- (EN) Nel nome del padre, su Box Office Mojo, IMDb.com.