Maya Sansa

Maya Sansa (Roma, 25 settembre 1975) è un'attrice italiana.

Biografia

Di padre iraniano[1] e madre italiana, durante il liceo classico, a 14 anni, inizia a studiare teatro. Nel 1994 consegue la maturità classica. Dopo il liceo segue lo Shakespeare adition course, tenuto da Rodney Archer al Covent Garden, a Londra.[2] Nel 1995-1996 frequenta un corso di teatro di due anni, intitolato Two years acting course City Lit e tenuto da Archer, e nel 1999 si diploma alla Guildhall school of music and drama di Londra.

Nel 1999 debutta sul grande schermo con il film La balia, regia di Marco Bellocchio, al quale fanno seguito, tra gli altri: Nella terra di nessuno, regia di Gianfranco Giagni, e Benzina, regia di Monica Stambrini, entrambi del 2001; La vita degli altri (2002), regia di Nicola De Rinaldo; La meglio gioventù, regia di Marco Tullio Giordana, Buongiorno, notte, regia di Marco Bellocchio, e Il vestito da sposa, regia di Fiorella Infascelli, tutti e tre del 2003; ed infine L'amore ritrovato (2004), regia di Carlo Mazzacurati. Dopo tutti questi lavori il New York Times (2 maggio 2004) le dedica una pagina, definendola la nuova icona del cinema italiano.[3][4] Inoltre riceve vari premi e riconoscimenti.

In televisione ha recitato nelle miniserie TV Einstein (2008), regia di Liliana Cavani, David Copperfield (2009), regia di Ambrogio Lo Giudice e Tutto può succedere (2015-2018). Il 14 giugno 2013 vince il David di Donatello per la migliore attrice non protagonista, per il film Bella addormentata di Marco Bellocchio.[5] Nel novembre del 2019 interpreta Ernestina, la mamma di Mimmo, nel film TV I ragazzi dello Zecchino d'Oro e nel 2020 ricopre il ruolo di Sara, ex collega del protagonista della miniserie Io ti cercherò, che aiuta nelle indagini sulla morte del figlio. Nel 2023 è impegnata nel giallo televisivo a puntate Sei donne - Il mistero di Leila, dove interpreta il personaggio del PM Anna Conti.

Vita privata

Ha una figlia, Talitha, avuta dal compagno Fabrice Scott con il quale vive a Parigi.[6]

Filmografia

Cinema

Televisione

Cortometraggi

  • Un filo di passione, regia di Marco Bellocchio (2000)
  • My father's garden, regia di Matthew A. Brown (2003)
  • Jamal, regia di Luisella Ratiglia (2006)[7]
  • The woman dress, regia di Giada Colagrande (2012)
  • Caro Paolo, regia di Donata Gallo (2013)

Videoclip

Doppiatrici italiane

Teatro

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Maya Sansa: ho conosciuto a 15 anni mio padre iraniano, su cinema-tv.corriere.it.
  2. ^ Maya Sansa, su ricerca.repubblica.it.
  3. ^ (EN) The Way We Live Now: 5-2-04: Page Turner; 'There is nothing melodramatic, let alone operatic, in her presentation... but her quietness is its own kind of charisma.', su nytimes.com.
  4. ^ IL 'NEW YORK TIMES' SCOPRE MAYA SANSA, su trovacinema.repubblica.it. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2021).
  5. ^ Sei David per Giuseppe Tornatore trionfa ai David di Donatello 2013, su repubblica.it.
  6. ^ Maya Sansa: «Vi racconto la mia famiglia aperta», su iodonna.it.
  7. ^ 18:24 - "Jamal", Maya Sansa e la paura del diverso, su news.cinecitta.com.
  8. ^ ‘Scusate se non piango’: il nuovo cortometraggio di Daniele Silvestri, su rollingstone.it, 3 Maggio 2019.
  9. ^ In esclusiva Scusate se non piango il nuovo video di Daniele Silvestri, su tg24.sky.it, 2 maggio 2019.
  10. ^ Il lettore a ore, su scanner.it.
  11. ^ Ciak d'oro 2004, su news.cinecitta.com. URL consultato il 09/06/04.
  12. ^ Maya Sansa vince il premio Rossellini, su news.cinecitta.com, 21 Ottobre 2009.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore David di Donatello per la migliore attrice non protagonista Successore
Michela Cescon
per Romanzo di una strage
2013
per Bella addormentata
Valeria Golino
per Il capitale umano
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