La Riforma Sociale. Rassegna di scienze sociali e politiche è un periodico italiano fondato nel 1894, la cui pubblicazione cessò nel 1935.
Fondata nel 1894 e diretta da Francesco Saverio Nitti e Luigi Roux, dal dicembre 1902 Luigi Einaudi, già in precedenza redattore, fu promosso condirettore. Einaudi fu direttore unico dal 1908 fino all’aprile 1935, quando la pubblicazione cessò a causa della sua opposizione al regime fascista.[1]
Fu una rivista originale per il periodo, con un respiro internazionale per i contributi pubblicati da intellettuali, economisti, sociologi e politologi di formazione e idee eterogenee, interessata all’evoluzione della società italiana, europea e mondiale e all’attualità economico-sociale.[4]
Note
^Einaudi e Nitti: i primi anni della Riforma sociale, in R. Faucci, Einaudi, Torino, Utet, 1986, pp. 74-77.
^Lo staff della Riforma: Prato, Jannaccone, Geisser, in R. Faucci, Einaudi, Torino, Utet, 1986, pp.78-85.
^Altri collaboratori, in R. Faucci, Einaudi, Torino, Utet, 1986, pp. 85-90.
^C. Malandrino (cur.), Una rivista all'avanguardia. La Riforma Sociale, 1894-1935. Politica, società, istituzioni, economia, statistica, Firenze, Olschki, 2000, p.VII.
Giulia Bianchi, Come cambia una rivista. La Riforma Sociale di Luigi Einaudi, 1900-1918, Torino, Giappichelli, 2007, ISBN9788834874363.
Denis Giva, Liberismo e positivismo nel gruppo della Riforma Sociale, Il positivismo e la cultura italiana, Milano, Angeli, 1985, pp. 323-334.
Cristina Accornero, La città come organismo collettivo.La questione del municipalismo e dell'urbanismo nelle pagine de La Riforma Sociale, in Bollettino storico-bibliografico subalpino, 1999, pp. 734-749.
Roberto Ricciuti e Luca Sandonà, Mezzogiorno e apertura internazionale nella Riforma sociale, 1894-1927, in Annali della Fondazione Ugo La Malfa, n. 27, 2012, pp. 157-173.