L'acconciatura (Cassatt)
L'acconciatura è un'incisione della pittrice e incisore statunitense Mary Cassatt, realizzata tra il 1890 e il 1891 e conservata presso la National Gallery of Canada ad Ottawa. StoriaMary Cassatt scelse di creare un'incisione, tipo di opera di maggior diffusione perché facilmente riproducibile,[1] in base al pensiero secondo cui l'arte non dev'essere qualcosa di elitario, quindi chiunque deve avere la possibilità di accedervi.[1] Cercava di mettere così fine all'acquisto di opere d'arte fatto unicamente per volontà e possibilità di persone ricche,[1][2] e pure la scelta del soggetto, una donna svestita (generalmente trattato dagli uomini) e ritratta in un momento privato della sua intima quotidianità, è scelto per ottenere una comprensione maggiore da parte del pubblico, in questo caso femminile.[1] Questa incisione fa parte di 10 stampe,[3] mostranti donne in ambienti domestici,[3] che la pittrice realizzò tra l'estate del 1890 e l'inverno del 1891,[2] dopo che rimase notevolmente impressionata da una mostra di stampe giapponesi tenutasi nell'aprile 1890 all'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi.[2] Quest'opera è quindi un esempio di giapponismo, cioè dell'influenza che l'arte giapponese ebbe sull'Occidente, specie sulla Francia, verso la fine del XIX secolo.[4] Nel 1891, una volta completate, le stampe della Cassatt furono esposte nella galleria di Paul Durand-Ruel, sempre nella capitale francese.[2] DescrizioneL'opera è ispirata alla xilografia di Kitagawa Utamaro Takashima Ohisa che usa due specchi per osservare la sua pettinatura,[2][3] realizzata circa nel 1795. Il soggetto dell'incisione è una donna asiatica a torso nudo,[3] con le gambe coperte da un lenzuolo. È ritratta nell'azione di sistemarsi i capelli mentre si prepara a iniziare la giornata,[2] di fronte a uno specchio, con lo sguardo rivolto al basso.[3] Le inclinazioni a cui sono soggette la schiena e il collo rimandano alle curve della poltrona su cui è seduta, creando così maggior contrasto con la verticalità dello specchio.[2] La colorazione della stampa è limitata, essendo basata su sfumature di bianco, rosa e marrone, contribuendo in tal modo nel dare all'opera maggior chiarezza, già conferita dalle linee.[2] L'artista imitò così l'effetto dato dal pastello (che amava usare di frequente), con colori sfumati, acquosi, sbiaditi, visibili soprattutto nella floreale carta da parati.[1] Queste caratteristiche di morbidezza e nitidezza sono date anche dal fatto che la Cassatt realizzò l'opera con le tecniche della puntasecca e dell'acquatinta.[2] Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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