Figlio di Erika Epprecht e Eugen Wilhelm Schwab. Durante la seconda guerra mondiale la famiglia, vista con sospetto a causa della nazionalità svizzera, fu tenuta sotto osservazione dalla Gestapo.[1] Schwab ha frequentato la prima e la seconda elementare in Svizzera, nel villaggio di Au, nel Canton Zurigo, dove la famiglia si era trasferita essendo il padre direttore dell'azienda Escher Wyss. In Germania ha poi frequentato lo Spohn-Gymnasium di Ravensburg fino alla maturità nel 1957.[2]
Segnato dalla lettura e dal successo dell'American Challenge di Jean-Jacques Servan-Schreiber, Klaus Schwab organizzò con sede a Ginevra l'European Management Symposium nel 1971, ribattezzato WEF nel 1987.[6] Inizialmente si rivolgeva a un pubblico europeo. Il Forum (in inglese: "World Economic Forum") è famoso per il suo incontro annuale a Davos, in Svizzera, che attira imprenditori, capi di Stato e politici di tutto il mondo, oltre a intellettuali e giornalisti, per discutere le questioni più importanti e urgenti del pianeta, anche nei settori della salute e dell'ambiente. Nonostante la fondazione non abbia fini di lucro, Jacques Attali in un'intervista al quotidiano La Liberté crede che "Davos sia un'operazione commerciale molto efficiente in cui bisogna pagare molti soldi per partecipare".
Nel 2015 il WEF è stato formalmente riconosciuto dal governo svizzero come "organismo internazionale"[7].
Nel 2024 delle accuse pesanti sono state fatte contro Klaus Scwhab da ex impiegati e da personale del WEF: razzismo, molestie sessuali, aver licenziato donne perché incinte, e tanto altro. Il WEF ha prontamente smentito tutte le accuse[8].
Schwab è sposato dal 1971 con Hilde Schwab, una sua ex assistente.[14] Il matrimonio ebbe luogo nella valle del Sertig in una chiesa riformata.[15] La coppia vive a Cologny in Svizzera.[16] Gli Schwab hanno due figli, Nicole e Olivier. Nicole Schwab ha co-fondato il Gender Equality Project.[17]
Pubblicazioni
in tedesco
Der längerfristige Exportkredit als betriebswirtschaftliches Problem des Maschinenbaues (untersucht am Beispiel der Bundesrepublik Deutschland), Offenbach 1965 (anche tesi al Politecnico federale di Zurigo)
Der Exportkredit. Esportatore Hinweise für den deutschen, Francoforte sul Meno, 1966
Öffentliche Investitionen und wirtschaftliches Wachstum, Ravensburg, 1966 (anche tesi all'Università di Friburgo)
Modern Unternehmensführung im Maschinenbau (con Hein Kroos), Francoforte sul Meno, 1971
Chancemanagement, Düsseldorf, 1976
COVID-19. Der große Umbruch (con Thierry Malleret). Forum Publishing, Ginevra, 2020 ISBN 978-2940631193
in inglese
Superare l'indifferenza. Dieci sfide chiave nel mondo in evoluzione di oggi. Una rassegna di idee e proposte di azione alle soglie del XXI secolo (Herausgeberschaft), New York, 1995
The Fourth Industrial Revolution, World Economic Forum, 201 trad. La quarta rivoluzione industriale, Franco Angeli, 2016
COVID-19: The Great Reset, con Thierry Malleret. Forum Publishing (2020). ISBN 978-2940631124
in italiano
La quarta rivoluzione industriale, Franco Angeli, 2016
^(EN) Geoffrey Allen Pigman, The World Economic Forum: a multi-stakeholder approach to global governance, Londra, Routledge, 2007, pp. 6–22, ISBN978-0-415-70204-1.
^(EN) Haley Edwards, The Optimist's Playbook, in Time, vol. 193, 4 febbraio 2019, pp. 62–65.
^(FR) Sylvie Bernaudon, Les 20 femmes qui font la Suisse, in Tamedia Publications, 31 maggio 2012. URL consultato il 28 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2021).