Khan el-KhaliliKhān el-Khalilī (in arabo خان الخليلي?) è il principale suq di Il Cairo storica e una delle principali attrazioni turistiche, anche a causa delle sue grandi dimensioni che, solo dopo il Bazar d'Istanbul lo rendono il secondo mercato più grande dell'intero Vicino Oriente. StoriaIl sūq risale al 1382, quando l'Emiro circasso Jarkaṣ al-Khalīlī fece costruire un ampio caravanserraglio (in arabo خان?, khān) al Cairo, che all'epoca era sotto la dominazione del Sultano mamelucco Barqūq, trasferendoci numerosi commercianti della città palestinese di Hebron (in arabo "Khalīl"). Da quel momento in poi il mercato mantenne sempre la sua denominazione di khān di Khalīlī o, altrettanto verosimilmente, khān dei mercanti di Khalīl. Dal tempo di Barqūq - che regnò tra il 1382 e il 1399 come primo Sultano della dinastia dei Circassi (in arabo Jarkaṣ) - numerosi sono stati i restauri e gli ampliamenti di Khān el-Khalīlī, attuati all'interno delle mura erette dalla dinastia ismailita dei Fatimidi, che ha a nord la moschea di al-Ḥākim e a sud quella di al-Ḥusayn e di al-Azhar. OggiOggi si fa notare per il buon rapporto qualità/prezzo dei suoi tessuti, delle sue pelli, delle vivande, delle spezie, dei gioielli tradizionali e dei profumi, venduti a prezzi ragionevoli, per i quali occorre comunque a lungo trattare, secondo un costume diffuso in tutto il mondo islamico. Attigua al Khān el-Khalīlī si erge la popolarissima moschea di al-Husayn (Sayyidnā al-Ḥusayn, "Nostro signore al-Ḥusayn) e l'Università-Moschea di al-Azhar. Il premio Nobel Naguib Mahfouz ha ambientato nella zona molti dei suoi romanzi, tra cui Khan El-Khalili nel (1945), al-Tholaseya (Trilogia del Cairo) nel (1956–57), Zuqāq al-Midaq (Vicolo del mortaio), e altri ancora. Il mercato è stato fatto oggetto di un attacco terroristico nell'aprile 2005. L'attacco-suicida del 7 aprile uccise 21 persone (undici egiziani, due turisti francesi, uno statunitense e sette altri turisti di non meglio precisata provenienza). NoteAltri progetti
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