Kepler-37
Kepler-37 è una stella di classe G nella costellazione della Lira, distante 215 anni luce dal sistema solare. Studiata nell'ambito della missione Kepler, nel febbraio del 2013 è stata annunciata la presenza di tre pianeti extrasolari orbitanti attorno a essa. Il pianeta più interno, Kepler-37 b, al momento della scoperta risulta essere il più piccolo esopianeta conosciuto in orbita attorno a una stella di sequenza principale, essendo infatti più piccolo e meno massiccio di Mercurio, e poco più grande della Luna[3][4]. CaratteristicheKepler-37 è una nana gialla un po' più piccola e meno massiccia del Sole, con un raggio e una massa rispettivamente del 77 e dell'80% di quelli della nostra stella[5]. La sua temperatura superficiale è attorno ai 5400 K e la presenza di metalli, cioè elementi più pesanti dell'elio, è circa la metà della quantità presente nel Sole[6]. Sistema planetarioI pianeti sono stati scoperti nel settembre del 2012 con il metodo del transito grazie al telescopio spaziale Kepler, e l'annuncio è stato fatto ad inizio 2013, dopo che simulazioni al computer avevano escluso fenomeni astronomici che potevano imitare i transiti planetari. Tutti e tre i pianeti orbitano piuttosto vicini alla stella, con periodi orbitali compresi tra 13 e 40 giorni. Oltre al pianeta interno, poco più grande della Luna, anche il secondo pianeta, Kepler-37 c, è più piccolo della Terra, con un raggio del 74% di quello del nostro pianeta, mentre il più esterno, Kepler-37 d ha un raggio doppio rispetto a quello terrestre. Nonostante i pianeti siano troppo vicini alla propria stella madre per poter supportare la vita, Thomas Barclay, un astrofisico del gruppo che lavora alla missione Kepler e a capo del gruppo che ha portato all'annuncio del sistema planetario, ha detto che la scoperta è stata "una buona notizia" per la ricerca di pianeti abitabili, che è un obiettivo primario del progetto; la scoperta ha dimostrato infatti che Kepler è in grado di rilevare pianeti delle dimensioni della Terra o anche più piccoli. Tuttavia, egli non prevede di trovare molti pianeti piccoli come Kepler-37b a causa della piccola quantità di luce emessi da corpi così piccoli. Secondo lo scienziato della NASA Jack J. Lissauer, la scoperta di Kepler-37 b suggerisce che questi piccoli pianeti siano molto comuni attorno alle altre stelle[4]. L'astronomo John Johnson invece, afferma che la scoperta di un pianeta più piccolo di Mercurio sarebbe stata inimmaginabile solo pochi anni fa[7]. Sotto, un prospetto del sistema planetario di Kepler-37.[8][9]
* Contestato da Rajpaul et al.[2] Note
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